Monza – “Si è rilevato che l’impostazione complessiva del piano non sviluppa sotto il profilo paesaggistico, i requisiti richiesti dalla normativa regionale”. Con queste e altre parole, contenute nelle 52 pagine del parere pubblicato ieri pomeriggio, Regione Lombardia stronca la variante al piano di governo del territorio monzese. Il documento del Pirellone non è vincolante per l’approvazione della variante che però, a seguito del parere sfavorevole della Regione, risulta facilmente esposta a futuri ricorsi, oltre che poco credibile dal punto di vista politico.
Gli uffici regionali hanno criticato i punti nevralgici della pianificazione urbanistica proposta dalla giunta Mariani: eccessivo consumo di suolo, scarso recupero delle aree dismesse, mancata programmazione degli indici insediativi previsti. La variante, insomma, non asseconda la legge urbanistica regionale. L’assessore all’Urbanistica, Silverio Clerici, non si fa scoraggiare e chiama al lavoro i dipendenti comunali, anche nel fine settimana per controdedurre alle critiche della Regione e per arrivare al più presto alla discussione in consiglio comunale.
“Il parere non è vincolante dal punto di vista tecnico, ma è ovvio che ora con gli uffici produrremo delle controdeduzioni alle critiche della Regione e poi porteremo il piano in consiglio comunale, noi andiamo avanti con il lavoro” ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica dopo aver letto il parere del Pirellone.
Andrea Trentini