Monza – Torna il tetano in Brianza. Tre casi, di cui due purtroppo con esiti mortali, sono stati registrati nei primi sei mesi dell’anno dalla Asl di Monza e Brianza. “Si tratta di due donne e un uomo di 84,80 e 74 anni residenti a Lissone, Limbiate e Busnago- spiega Luca Cavalieri D’Oro, responsabile dell’unità operativa di epidemiologia della Asl- nei due ultimi casi l’esito della malattia è stato purtroppo il decesso e solo nel caso di Limbiate è stato possibile risalire ad una pregressa ferita importante quale verosimile porta d’accesso del batterio”.
Il tetano è una malattia causata dal batterio “Clostridium tetani”, presente ovunque nel terreno e sugli oggetti, potenziale contaminante di ferite anche di piccole dimensioni. L’incubazione varia da due giorni a mesi e qualunque ferita aperta può essere porta di ingresso per il batterio, anche se quelle che contengono sporcizia e terreno, le ferite cancrenose e le ustioni sono sicuramente a maggior rischio di contaminazione.
Le persone mai vaccinate contro il tetano sono prevalentemente anziane poiché non esisteva la vaccinazione universale quando erano bambini e, generalmente di sesso femminile visto che i maschi che hanno svolto il servizio militare sono stati vaccinati. Ecco perché l’età di esordio della malattia nei paesi evoluti è in genere elevata e più frequentemente interessa le donne.
In Lombardia dal 2006 risultano essere stati segnalati 75 casi di tetano di cui 28 uomini e 47 donne con un’età media di 77 anni per le donne e 68 per gli uomini. Di questi almeno 12 sono stati i decessi.
In presenza di una ferita è bene effettuare il trattamento specifico e preferire la disinfezione con acqua ossigenata. “In caso di ferite importanti -conclude Cavalieri D’Oro- occorre riferirsi alla competenza di un medico per eventuale trattamento chirurgico o con antibiotici, ma la medicazione delle non rappresenta un’alternativa in grado di sostituire la vaccinazione che resta essenziale.
Rosella Redaelli