Terremoto in giunta a Brugherio:c’è il rimpasto, Liserani si dimette

La nuova giunta di Brugherio presentata dal sindaco Maurizio Ronchi dopo un sofferto rimpasto che doveva sanare la crisi di maggioranza è durata poco più di mezzora. L'assessorato a Massimo Pirola ha provocato le dimissioni di Daniele Liserani, ex titolare di Lavori pubblici e viabilità.
Terremoto in giunta a Brugherio:c’è il rimpasto, Liserani si dimette

Brugherio – La nuova giunta di Brugherio presentata dal sindaco Maurizio Ronchi dopo un sofferto rimpasto che doveva sanare la crisi di maggioranza è durata poco più di mezzora. Martedì sera, nella seduta consiliare della verità, Daniele Liserani, ex assessore ai Lavori pubblici e viabilità, ha rassegnato in diretta le sue dimissioni, dopo un discorso pesante come il piombo e tagliente come una mannaia. Pochi istanti prima, Ronchi aveva spiegato che l’assessorato ai Lavori pubblici sarebbe passato a Massimo Pirola (leader dei cosiddetti “ribelli” del Pdl, in cerca di rappresentanza) e che a Liserani sarebbe rimasta la viabilità oltre alle deleghe che erano state di Francesca Pietropaolo: sport e istruzione. La Pietropaolo, infatti, era stata “silurata” dal suo stesso partito.

Ebbene, il mercanteggiare forsennato di poltrone ha scatenato la rabbia di Liserani che ha pronunciato un attacco spietato al Pdl accusandolo di essere un partito in “lenta agonia”, fatto di “accordi sottobanco”, di “ricatti”, di “avvilenti stratagemmi”. Palese, anche se nomi non sono stati pronunciati, l’attacco a Pirola e ai suoi colleghi di corrente. «Hanno finalmente ottenuto il rimpasto di giunta – ha detto l’assessore dimissionario – dopo mesi senza dire cosa volessero, infangando la professionalità altrui senza elementi. Chi non ha lesinato stratagemmi, ha ottenuto la sua poltrona».

Liserani, che aveva firmato l’accettazione della delega solo poche ore prima, ha colto l’occasione per elencare i numerosi progetti del suo assessorato, per sottolineare che ne è stato allontanato solo per logiche di poltrone e interessi personali e per sottrarsi a tali “giochi squallidi”, rassegnando le dimissioni. Per concludere con ringraziamenti a Claudio Sarimari, al sindaco Maurizio Ronchi, ad alcuni colleghi e ai leghisti: «Si temeva che non foste affidabili, ma quelli inaffidabili siamo noi».

Una doccia ghiacciata per tutti, anche per chi aveva sentito dire che Liserani non era contento di quel rimpasto strategico. L’opposizione ha chiesto di sospendere la seduta, ma la maggioranza non ha ritenuto opportuno rimandare un argomento importante come la presentazione del Bilancio e così ha continuato il consiglio, mentre Idv, Lista Chirico e Pd lasciavano i banchi in segno di protesta. Il clima è rimasto teso e denso come una cortina tra gli scontenti e gli ottimisti. Ciliegine sulla torta, lo spostamento di Mariele Benzi sui banchi della maggioranza e l’ingresso in consiglio al posto di Pirola di Enzo Caggiano, l’ex assessore all’Urbanistica silurato qualche tempo fa, ora pronto a seppellire gli antichi rancori. Se ne sono viste di tutti i colori, insomma e a fine consiglio Ronchi ha annunciato che terrà nelle sue mani le deleghe di Liserani per circa un mese e che proverà a fargli cambiare idea. Valeria Pinoia