Tangenti leghiste al PirelloneIndagato il monzese Ghezzi

C'è anche Dario Ghezzi, presidente di Gelsia Ambiente, tra gli indagati per corruzione dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, nell'ambito di un'inchiesta su un presunto giro di tangenti che vedrebbe coinvolto il leghista Davide Boni, presidente del consiglio regionale lombardo.
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Monza – C’è anche Dario Ghezzi, già presidente di Alsi e attualmente al vertice di Gelsia Ambiente (società facente parte della holding brianzola, presente in 24 comuni, che gestisce energia elettrica, gas e servizi ambientali), tra gli indagati per corruzione dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, nell’ambito di un’inchiesta nata su un giro di tangenti che riguardano i vecchi amministratori del comune di Cassano d’Adda.

Al vertice dell’inchiesta che travolge ancora una volta il Pirellone, il leghista Davide Boni, presidente del consiglio regionale lombardo, del quale Ghezzi e capo della segreteria e portavoce. Ghezzi è una vecchia conoscenza della politica monzese. Era il 1992, quando l’allora 22enne Ghezzi (all’epoca studente universitario) otteneva una poltrona in consiglio comunale, forte dei suoi 389 voti. Un giovane debuttante premiato come molti altri suoi colleghi, spinti dal successo leghista che passò da 3 a 18 consiglieri comunali.

L’inchiesta che riguarda Boni e Ghezzi, rischia di mettere seriamente in imbarazzo il partito di via Bellerio, visto che i magistrati milanesi ipotizzano un giro di tangenti che avrebbe portato circa un milione di euro nelle casse padane.