Lampade solari, solarium e lettini abbronzanti «off limits» per i minorenni e le donne incinte. Ma anche per tutti coloro che hanno particolari patologie o che si scottano facilmente a seguito all’esposizione ai raggi solari. Il giro di vite arriva con il decreto interministeriale (Salute-Sviluppo economico) firmato mercoledì dal ministro della Salute Ferruccio Fazio.
L’addio all’abbronzatura artificiale sarà particolarmente doloroso per i tantissimi under-18 – si stima siano circa un milione e mezzo in Italia – con la passione per la lampade, tanto da farne un uso frequente.
Ma è da tempo che medici ed esperti mettono in guardia dai rischi. Il pericolo maggiore, soprattutto per i giovani, è quello di sviluppare forme di cancro alla pelle. L’obiettivo del decreto è dunque quello di una maggiore tutela della salute dei cittadini.
Un messaggio lanciato chiaramente dallo stesso Fazio: «Con il provvedimento – spiega – abbiamo compiuto un passo in avanti per la tutela del cittadino che vede così garantito in modo ancora più stringente il livello di sicurezza degli apparecchi elettromeccanici per uso estetico come le lampade abbronzanti, i depilatori elettrici, le saune e i bagni turchi. La regolamentazione dell’utilizzo delle lampade abbronzanti – precisa infatti il ministro – è particolarmente importante per la dimostrata nocività, soprattutto nelle persone più giovani, delle radiazioni ultraviolette che espongono ad un aumento del rischio di melanoma cutaneo statisticamente significativo».
Concorda con la «stretta» all’uso delle apparecchiature abbronzanti Caterina Catricalà, direttore del Dipartimento clinico sperimentale di Dermatologia oncologica dell’Istituto «San Gallicano» di Roma: «Finalmente – commenta – anche in Italia abbiamo una norma che regolamenta l’accesso» ai centri estetici.
I rischi, afferma l’esperta, sono notevoli: «Nell’infanzia e nell’adolescenza, infatti – avverte – i raggi Uva possono creare il presupposto per i tumori alla pelle e l’invecchiamento precoce della cute». Infine, ricorda la dermatologa, è bene ricordare una buona norma: «Prima di usare qualsiasi cosa che possa avere un impatto sulla pelle, bisogna sempre consultare il dermatologo».
E sull’argomento interviene la Coldiretti ricordando che gli abbronzanti naturali, carote, spinaci e meloni, sono in grado di «catturare» i primi raggi del sole senza dover ricorrere alle pericolose lampade.