Seregno – Amaro inizio di stagione per il Seregno. Non tanto, o meglio non solo, per la sconfitta interna rimediata ieri in Coppa Italia per mano della Gallaratese, quanto per il furto del mixer audio dello stadio Ferruccio, scoperto a poche ore dal match che ha opposto gli azzurri ai varesotti.
L’attrezzatura, acquistata in gennaio, accredita di un valore commerciale di 300 euro circa ed ospitata da un gabbiotto dietro la tribuna d’onore, era al suo posto almeno fino a giovedì sera, quando gli incaricati della società ne avevano verificato il corretto funzionamento in vista della prima uscita della nuova annata agonistica nella struttura di piazzale Olimpico.
I ladri si sono quindi introdotti nel perimetro dell’impianto successivamente ed hanno potuto agire indisturbati, approfittando dell’ormai cronica assenza di una custodia adeguata, aggravata anche dal protrarsi della chiusura del bar interno, le cui serrande sono abbassate da sei anni a questa parte, sebbene Amsp Gestioni abbia provveduto qualche mese fa all’assegnazione della sua gestione.
Prima delle ferie estive, nell’ambito della discussione in consiglio comunale sul bilancio di esercizio e le prospettive future della stessa Amsp Gestioni, il direttore generale di Gelsia Paolo Cipriano aveva parlato di iter burocratico in via di definizione, smentendo di fatto le voci circolate in città in precedenza, che indicavano come un ostacolo insormontabile la scarsa considerazione di cui il vincitore della gara godrebbe in seno all’amministrazione locale.
Va da sé, comunque, che ieri il pubblico presente non abbia avuto la possibilità di dissetarsi o gustare un gelato, che considerata la temperatura elevata sarebbe stata ben gradita. Queste circostanze hanno scritto nel peggiore dei modi la parola fine in coda ad una settimana già caratterizzata dalla rottura dei cardini ammalorati del portone d’ingresso del settore delle tribunette, sul lato opposto a quello della tribuna centrale, che mercoledì sera è precipitato a terra con tutti i suoi otto quintali di peso.
Fortuna ha voluto che non ci fosse nessuno nei paraggi e che la novità così non abbia assunto i contorni della tragedia. Le maestranze comunali hanno rimesso le cose a posto il giorno successivo.
P.Col.