Sovico, raid vandalico in centronel mirino ci sono i servizi sociali

Sovico, raid vandalico in centronel mirino ci sono i servizi sociali

Sovico Raid vandalico nella centralissima piazza Frette. Ignoti si sono introdotti all’interno degli uffici comunali decentrati dei Servizi sociali, dislocati al primo piano della palazzina di piazza Frette, facendo irruzione anche nella vicina sede dell’associazione ”L’Albero”.

L’episodio si è verificato nella notte tra domenica e lunedì e i contorni sono tutti da chiarire. Utili alle indagini, condotte dai carabinieri di Biassono, potranno rivelarsi le telecamere di videosorveglianza poste all’esterno della palazzina che potrebbero aver ripreso gli autori di un gesto al momento inspiegabile. Dagli uffici comunali, secondo una prima ricostruzione, non sarebbe infatti stato sottratto nulla al di fuori di un telefono cellulare di servizio appoggiato su una scrivania. Del resto in questa sede non sono conservati oggetti di valore o denaro.

Chi ha agito, indisturbato, ha però lasciato alle sue spalle danni evidenti: dopo aver forzato la serratura al piano terra della palazzina, ha raggiunto i locali comunali, messi letteralmente a soqquadro. Armadi e armadietti sono stati aperti, scardinate diverse serrature. La palazzina di piazza Frette non è dotata di un impianto di allarme e per i vandali è stato semplice fare irruzione e rimanervi all’interno chissà per quanti minuti. Girovagando tra i diversi locali che ospitano tra l’altro anche materiale di riferimento di associazioni del territorio.

Ma, come detto, nonostante carte ritrovate alla rinfusa e cassetti aperti un po’ dappertutto, non mancherebbe nulla come riferito anche dai carabinieri ai quali martedì è stata presentata la denuncia. Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i dipendenti comunali che lunedì mattina sono rientrati negli uffici.

Date le circostanze, nella stessa giornata di lunedì 4 ottobre, come informava un avviso posto all’ingresso della palazzina, gli uffici dei Servizi sociali sono rimasti chiusi al pubblico per consentire ai tecnici di apportare le prime riparazioni e fare la conta dei danni alla struttura. I protagonisti del raid hanno raggiunto anche alla vicina sede dell’associazione ”L’Albero”.

Un’incursione notturna che rimane tutta da chiarire, la prima del caso, e sulla quale stanno indagando i carabinieri di Biassono. Rimane il comprensibile sconcerto per quanto accaduto. «Non capiamo i motivi di questo episodio che ci lascia perplessi e amareggiati – afferma il sindaco Alfredo Colombo, che lunedì ha immediatamente appreso della spiacevole notizia – In questi locali non sono custoditi oggetti di valore né soldi, rimangono purtroppo i danni alla struttura che sono evidenti».

Chi e soprattutto perché avrebbe agito in questo modo, allora? Una risposta, ci si augura, potranno forse fornirla le immagini registrate dalle telecamere esterne di videosorveglianza.
Elisabetta Pioltelli