Sic: il ricordo del Registro Gilera«Talento puro per la velocità»

«Quando nel 2008, proprio a Sepang, salì sul tetto del mondo conquistando il titolo iridato nella classe 250, il cuore della Moto Gilera di Arcore tornò a battere come non accadeva da anni»: dal Registro Storico Gilera un ricordo di Simoncelli.
Registro storico e Simoncelli«Gli porteremo un po’ di Gilera»

Arcore – Ecco il ricordo di Simoncelli del Registro Storico Gilera di Arcore: «Quando nel 2008, proprio a Sepang, salì sul tetto del mondo conquistando il titolo iridato nella classe 250, il cuore della Moto Gilera di Arcore tornò a battere come non accadeva da anni. Dopo il Mondiale nella classe 125 vinto da Manuel Poggiali nel 2001, toccò infatti a Marco Simoncelli riportare il Marchio dei due anelli incrociati laddove per anni l’avevano portato i vari Umberto Masetti, Geoffrey Duke e Libero Liberati, ossia sul tetto del Motomondiale. Ma oggi, domenica 23 ottobre 2011, proprio quella pista che l’ha visto trionfare tre anni fa, se l’è portato via per sempre. Il ricordo del Registro Storico Gilera e del Gilera Club Arcore legato al Super Sic risale a marzo 2009 quando, in una sala gremita in ogni ordine di posto, presso l’Autodromo Nazionale di Monza veniva presentata l’allora squadra corse Metis-Gilera formata dal duo Marco Simoncelli e Roberto Locatelli. Con il team manager Giampiero Sacchi a fare gli onori di casa mentre presentava alla stampa la moto che avrebbe dovuto difendere il mondiale conquistato al termine della stagione precedente, c’eravamo anche noi, membri delle due associazioni arcoresi che, nel loro piccolo, propongono iniziative per mantenere vivo il ricordo legato al Marchio dei due anelli incrociati. In quell’occasione venne anche distribuito a tutti i presenti il libro ‘Cento anni di storia Gilera. Da Masetti, Duke, Liberati, a Poggiali e Simoncelli’, scritto da Daniela Confalonieri e Michele Losito con l’insostituibile collaborazione del Registro Storico Gilera. Un libro che in copertina ritrae proprio il Super Sic in azione; anche il primo capitolo ci parla di lui e del suo talento puro per la velocità, attraverso una serie di immagini che riportano ai giorni felici, vissuti gomito a gomito soprattutto con papà Paolo. Il tempo di qualche scatto fotografico accanto al campione, di un’immancabile battuta sulla folta chioma riccioluta costretta sotto il casco, e poi tutti giù dal palco. Ma non prima di consegnargli una copia del documentario ‘Gilera, una corsa lunga un secolo’ che avevamo realizzato solo un anno prima. Con il Sic che si era preso questo impegno: “Lo guarderò sicuramente, così alla prossima occasione mi interrogate sulla gloriosa storia della Moto Gilera”. E l’occasione arrivò pochi mesi dopo, quando Daniela e Massimo Lucchini Gilera (nipote del commendator Giuseppe) si recarono al Mugello per perorare la causa del ‘Raduno Internazionale Gilera del Centenario’ che si sarebbe tenuto ad Arcore all’inizio di giugno. Sfruttammo proprio la prova italiana del Motomondiale anche per incontrarlo di nuovo, tutto preso com’era nel suo box fra un colloquio e l’altro con i suoi tecnici. Ma il Sic trovò anche il tempo di salutarci e di augurarci “buon raduno per i cento anni della Gilera”. Questi sono i nostri ricordi legati ad un campione strappato troppo presto alla sua giovane vita. Mentre alla televisione scorrono le immagini dell’incidente di Sepang, all’incredulità per l’accaduto si accompagna la magra consolazione che il Super Sic se ne sia andato facendo ciò che più gli piaceva fare nella vita. E siamo sicuri che, anche da lassù, qualche piega schivando le nuvole non se la farà proprio mancare. Ciao Super Sic