Si sarebbero dovuti sposare: «Ma Salvatore non tornerà»

Una svolta che però non riporterà indietro il compagno Salvatore, con il quale, dopo solo due settimane dal giorno del rogo, avrebbe dovuto sposarsi sotto lo sguardo felice della loro piccola Irma. Un sogno infranto. «Salvatore non tornerà».
Paderno, due anni dopo l’incendioIl ricordo delle vittime dell’Eureco

Paderno Dugnano – Lacrime, costanti e sempre vive, a poco più di un anno di distanza da quel maledetto 4 novembre . E’ stata questa la reazione di Antonella Riunno, un pianto liberatorio lungo mezz’ora, questa mattina, alla notizia dell’arresto di Giovanni Merlino, titolare dell’Eureco. «Mio figlio mi ha chiamato- spiega la compagna di Salvatore Catalano, uno dei quattro operai deceduti per le conseguenze delle ustioni- e io non ci credevo, già una volta mi era stata data la stessa notizia, poi nulla. Ma oggi è vero. Io mi fidavo di quell’uomo, ci ho lavorato per 5 anni. Dopo l’incendio, mi ha detto che mi avrebbe aiutato, poi mi sono resa conto che non sarebbe stato così». 

Ed ora si riapre lo spiraglio di quella giustizia invocata ininterrottamente. «Fino ad oggi non ci credevo, ora sì. Non poteva farla franca anche stavolta: ha cinque morti sulla coscienza. Avrei voluto esserci nel momento dell’arresto: spero solo che, se la giustizia lo riterrà responsabile, non rimarrà in carcere solo per pochi mesi. Un cerchio si chiude: non devono più accadere cose del genere». Una svolta che però non riporterà indietro il compagno Salvatore, con il quale, dopo solo due settimane dal giorno del rogo, avrebbe dovuto sposarsi sotto lo sguardo felice della loro piccola Irma. Un sogno infranto. «Non so nulla e non penso ora al risarcimento, ripongo la mia fiducia nello studio di Giuliano Pisapia al quale mi sono affidata. A me non cambia: tanto Salvatore non ritornerà indietro». Un dramma sul lavoro che si ripete nella vita di Antonella Riunno: anche il papà, infatti, aveva perso la vita in un incidente mentre svolgeva la propria professione. 

Ileana Brioschi