Nova Milanese – (16 novembre 2006) Non hanno mostrato imbarazzo nel raccontare quanto accaduto lunedì scorso nell’aula di sostegno della loro scuola, la media Segantini di Nova, due dei cinque ragazzi sorpresi in atteggiamenti intimi con la supplente di matematica. Davanti ai carabinieri della compagnia di Desio, lunedì pomeriggio hanno dato la loro versione dei fatti, diventata ormai di dominio pubblico.
«La prof ci ha detto: è ora che vi svegliate. Venite con me e vi darò lezioni di sesso». L’insegnante, 33 anni, si sarebbe rivolta in particolare al più grande dei cinque, il quindicenne ripetente: «Andiamo a fare vedere ai tuoi compagni come si fanno certe cose». Tra i due c’era una vera e propria intesa: una storia fatta di sguardi, sigarette fumate insieme, numeri di cellulare scambiati.
«Nelle sue lezioni non spiegava mai la matematica. Ci parlava sempre di sesso». I ragazzi hanno confermato che due di loro facevano da palo, mentre gli altri tre erano tutti coinvolti nella «lezione pratica di sesso». Tanto che l’insegnante di ginnastica, giunta nell’aula a luci rosse alla fine dell’ora, li ha trovati con i pantaloni abbassati. Era invece vestita, e non nuda, come inizialmente si era detto, la supplente.
Ma dal racconto degli studenti emergono altri particolari, finora solo voci di corridoio, adesso confermate dai protagonisti. L’insegnante avrebbe chiesto ai suoi giovani alunni 50 euro per le sue prestazioni. «Non siamo la banca» avrebbero risposto i ragazzi. A quel punto la donna avrebbe accettato di «offrirsi» gratis.
«Ci diceva che l’insegnamento era un ripiego. Il vero sogno era di lavorare in tv e fare l’attrice di film un po’ spinti», hanno detto. Sarà difficile che l’insegnante, accusata di violenza sessuale aggravata e corruzione di minorenni, torni a scuola: per il momento è stata sospesa dal provveditorato, in attesa di una probabile esclusione definitiva. Della vicenda si interesserà il ministro Fioroni
P. F.