Seregno, incubo piccioni:”L’inquietudine è tangibile”

Incubo piccioni in corso del popolo. Sembra incredibile soltanto immaginarlo, poiché ci troviamo nel pieno del centro storico, ma è sufficiente dare una sbirciata di sfuggita nel cortile al civico 15 per rendersi conto della situazione, molto grave dal punto di vista igienico e sanitario.
Seregno, incubo piccioni:”L’inquietudine è tangibile”

Seregno – Incubo piccioni in corso del popolo. Sembra incredibile soltanto immaginarlo, poiché ci troviamo nel pieno del centro storico, ma è sufficiente dare una sbirciata di sfuggita nel cortile al civico 15 per rendersi conto della situazione, molto grave dal punto di vista igienico e sanitario. Il problema, secondo quanto raccontano le famiglie residenti, evidentemente e comprensibilmente esasperate, nasce dalla fatiscenza dell’immobile che chiude lo spazio sul lato verso la piazza Libertà, che ha un accesso proprio prospiciente alla Basilica San Giuseppe ed è abbandonato ormai da tempo. Il pessimo stato del tetto ha permesso ai volatili di infilarsi e nidificare al suo interno ed il successivo sfondamento della soletta ha consentito loro di impadronirsi di una buona porzione del già citato cortile, praticamente ricoperta per intero dagli escrementi degli uccelli e caratterizzata qua e là dalla presenza delle carcasse di qualche volatile.

«La proprietà dello stabile ammalorato – spiegano le famiglie interessate – ha due proprietari, che però non vivono in città e di fatto risultano irraggiungibili. Abbiamo provato più volte a contattarli, con riscontri inesistenti o quasi. La nostra inquietudine è tangibile, poiché basta avere la buona volontà di informarsi per capire quante siano le patologie che una così capillare presenza di piccioni può cagionare». Lo status quo, già poco tollerabile durante la giornata, raggiunge vertici insostenibili nelle ore notturne: «Quando fa buio, i piccioni arrivano veramente in massa e di fatto monopolizzano tutto il comparto. Noi per quanto ci è stato possibile abbiamo provato ad adottare qualche soluzione che limitasse i danni, predisponendo una rete di protezione e provvedendo in qualche modo alla pulizia del cortile. Certo è che, quando ti trovi davanti un piccione morto, è difficile anche comprendere come ci si debba comportare per rimuoverlo?».

Il timore è che, avanti di questo passo, possa anche verificarsi un cedimento strutturale dell’edificio sotto la lente d’ingrandimento: «Osserviamo quotidianamente lo stato del tetto, che è collegato al nostro e dove sono evidenti le conseguenze provocate dalle infiltrazioni. Se non si registreranno interventi risolutivi, è chiaro che anche per la copertura delle nostre abitazioni i danni rischino di diventare cospicui. Possibile che non vi sia un modo per evitare che cittadini onesti debbano vivere nel terrore ed esposti a concreti pericoli per la loro salute?».

P.Col.