Seregno, il presunto pedofilopotrebbe essere scarcerato

Sarà sentito in carcere, a Monza, martedì mattina il presunto pedofilo di 26 anni arrestato venerdì dai carabinieri di Seregno. Le gravissime accuse di violenza sessuale pluriaggravata sono per ora appese alle dichiarazioni rese dalle tre vittime, di 12 e 13 anni.
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Seregno – Sarà sentito in carcere, a Monza, martedì mattina il presunto pedofilo di 26 annni arrestato venerdì dai carabinieri di Seregno dopo una richiesta di custodia cautelare firmata dal gip di Monza Alfredo De Lillo. Al momento le gravissime accuse di violenza sessuale pluriaggravata sono appese alle dichiarazioni rese dalle tre vittime, di 12 e 13 anni.

Con il passare delle ore, la vicenda si arrichisce di ulteriori particolari che fanno luce sul contesto nel quale sarebbero avvenute le violenze. Lo studente, incensurato, e le presunte vittime vivono nello stesso condominio, nel popoloso quartiere di San Carlo di Seregno. Lui non ha lavoro, e viene descritto come un ragazzo tra tanti, normalissimo, senza una vita sociale ben definita. Nessuna frequentazione assidua dell’oratorio o della parrocchia come era trapelato inizialmente. Di tanto in tanto si presta a fare da babysitter ai tre ragazzi. In casa del giovane o in quella dei bambini.

E proprio tra le mura domestiche sarebbero iniziate le violenze, tre anni fa, fino a giugno di quest’anno. I bambini allora avevano 9, 10 anni. Hanno raccontanto che all’inizio le violenze erano come un gioco, lui li invitava a toccarsi. Ma con il passare del tempo sarebbero diventate più pesanti e i ragazzi, più grandi, si sono resi conto che non si trattava di un gioco. Uno di loro si sarebbe confidato con la sorella. A seguire le denunce.

La Procura ha disposto il sequestro di un computer, una telecamera, una macchina fotografica e uno smartphone del 26enne e per verificare l’eventuale presenza di materiale pedopornografico. Perquisita, la sua abitazione sarebbe risultata «pulita». Nel caso in cui dal materiale sequestrato non dovesse emergere nulla, il giovane potrebbe essere scarcerato.
c.mar.
r.mag.