«Sciùra Maria» vuole patteggiarecondanna in vista per la Asaro

Condanna in vista per Caterina Asaro, nota al pubblico delle televendite come la 'Sicura Maria'. L'imprenditrice titolare del marchio Katiarredamenti, arrestata nei mesi scorsi dalla procura di Monza per bancarotta, ha chiesto di patteggiare la pena.
A Monza l’asta di KatiarredamentiSi vende il tesoro di Sciura Maria

Monza – Condannna in vista per Caterina Asaro, nota al pubblico delle televendite come la ‘Sicura Maria’. L’imprenditrice titolare del marchio Katiarredamenti, arrestata nei mesi scorsi dalla procura di Monza per bancarotta, ha chiesto di patteggiare la pena. Due le persone arrestate l’estate scorsa nell’operazione ‘Sciura Maria’, condotta dai militari della Guardia di Finanza di Monza. Si trattava di Caterina Asaro, appunto, e Franco Grosso, titolari del marchio.

 L’inchiesta per bancarotta, vedeva coinvolte in tutto 5 persone. Oltre ai coniugi Grosso, anche il figlio Denis, e due ex amministratori: G.A., parente della Asaro, e W.F., 37 anni, residente a Desio, quest’ultimo accusato di essere un prestanome. Secondo le accuse gli indagati avrebbero distratto 4 milioni di euro attraverso cessioni di merci e di quote d’azienda. In tutto erano 7 le società riferibili, secondo il pm Giordano Baggio, agli indagati. Di queste, quattro sono già state dichiarate fallite. Due dal tribunale di Monza, altrettanti da quello di Milano.

Le aziende rientrano sotto il marchio della Immobilcasa. Centinaia, invece, son i clienti che avevano acquistato i mobili, con anticipi di denaro, senza avere ad oggi ancora nessuna consegna. A tutela di questi, era stato disposto il sequestro preventivo della Immobilcasa srl. Secondo quanto si apprende dal comando della Guardia di Finanza di via Manzoni, tra clienti e mobilificio è stata trovata un accordo caso per caso, visto che comunque i magazzini erano fortunatamente ancora pieni di mobilio.
F. Ber.