Monza – «Il sindaco di tutti. Anche di chi deve riconciliarsi con il Comune. E so che questo dipende soprattutto da me». Sono le prime parole di Roberto Scanagatti sindaco di Monza negli studi di MonzaBrianzaTv, intervistato da Lorenzo Pagnoni poco prima delle 20. «Non avrei mai pensato di passare la soglia del 60 percento» ha commentato a proposito dell’ampio consenso elettorale, pure condizionato dall’ampia astensione.

Scanagatti è già stato in piazza Roma, all’arengario, per un incontro con gli elettori – «c’era tanta gente: una piazza strapiena come non ho mai visto, la cosa mi ha commosso. Ma ho chiesto di sospendere i festeggiamenti perché è un giusto tributo di rispetto sia per la ragazza di Brindisi sia per le popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto». Niente nomi per gli assessori, solo un identikit di come sarà la giunta di centrosinistra. «Non mi voglio sbilanciare, non per tattica ma perché ho chiesto fin dall’inizio di fare un passo per volta. Si doveva vincere, lo abbianmo fatto. Ora abbiamo qualche giorno per lavorare: ho già detto che la squadra dovrà dimostrare rinnovamento, presenza femminile, competenza, serietà».

Ma non si tratterà di una squadra chiusa, perché Scanagatti chiede dialogo continuo con la città e un ruolo piùù incisivo del consiglio comunale. Un inchino agli avversari della campagna elettorale e in particolare ad Andrea Mandelli («Sicuramente un avversario leale e corretto») e una mano tesa per il dialogo con «i ragazzi di Cambiamonza, con la lista di Anna Mancuso e quella di di Anna Martinetti», perché «hanno elementi di continuità con noi. E vale anche per il Movimento 5 stelle: hanno detto che non sono per l’antipolitica ma per la buona politica. È la loro sfida, io ci sto». Una telefonata di Marco Mariani, sindaco uscente, «che si è congratulato».