Burago Molgora – Lo zelo può essere causa di dissapori. Solo la storia potrà giudicare quello che è successo sul finire del 2012 nel comando di polizia locale di Burago Molgora. Più probabilmente, forse, sarà un sorriso e una stretta di mano a risolvere la vicenda. Tutto è nato per colpa di una multa. Un agente della polizia locale, Angelo Sala, ha firmato un verbale per sosta vietata nei confronti di un autoveicolo che in quel momento si trovava in una posizione irregolare lungo via Kennedy dove sono installati dei posteggi a disco orario e il proprietario del mezzo in questione non era in regola con l’orario segnato sul cruscotto.
Stante la situazione, l’agente Sala ha spiccato una sanzione da 39 euro e l’ha messa sul cruscotto di un’auto. Il multato, alla vista della contravvenzione, si è diretto al comando dei ghisa, in piazza Matteotti, per lamentarsi.
«Ho visto l’agente Sala da lontano che mi stava mettendo la multa – ha detto l’uomo, secondo una ricostruzione dei fatti – e ho iniziato ad urlare, tentando di richiamare la sua attenzione. Ma niente, lui non si è accorto e ha elevato la contravvenzione nonostante fossi in procinto di raggiungere il veicolo». Evidentemente per spostarlo o per modificare l’ora del disco orario.
La lamentela è stata, come di consueto, presa in considerazione dal comandante Marco Maoloni, che ha iniziato ad indagare sul fatto. La ricostruzione che sembra sia emersa in quegli attimi si configurerebbe in questi termini: l’agente Sala avrebbe sì sentito il richiamo, ma guardandosi intorno, non avrebbe visto la fonte della voce. Cioè non avrebbe visto l’uomo avvicinarsi al veicolo.
Dopo una serie di discussioni, forse anche un po’ accese, l’agente Sala ha deciso di pagare di tasca propria la multa, utilizzando la propria carta per i pagamenti elettronici. Che è stata fatta passare nell’apposito lettore di carte bancomat in dotazione al comando di polizia locale. Ciò si evince da un atto che è apparso nei giorni scorsi all’albo pretorio con il quale si avvia la pratica di rimborso all’agente Sala e che dice espressamente «che tale pagamento risulta essere indebitamente versato in quanto non dovuto dall’agente Angelo Sala e che per tale motivazione si rende necessario procedere alla restituzione della somma pari a 39 euro a favore dello stesso agente».
A ben guardare la determinazione, firmata dal comandante Maoloni, si nota come la vicenda abbia acceso qualche tensione. Infatti è stata «ritenuta inaccettabile la condotta e la comunicazione scritta seguita dall’agente al termine delle operazioni di versamento – prosegue l’atto – le quali formeranno oggetto di comunicazione separata al segretario generale ed al sindaco per l’opportuna conoscenza». La speranza è che in un comando come quello di Burago, che ha sempre avuto ottimi risultati, un dissidio del genere possa essere ricomposto. Magari con una stretta di mano, appunto.
Lorenzo Merignati