Prostituzione, armi e spaccioCinque arresti a Brugherio

Brugherio – Cinque arresti, quasi dieci capi d’imputazione e una dozzina di uomini dell’Arma a far scattare le manette. Sono queste le cifre della brillante operazione condotta in settimana dai militari della stazione di Brugherio, dopo settimane di indagini serrate intorno a un gruppo di persone legate al mondo della prostituzione, allo spaccio di stupefacenti e con ogni probabilità alla raffica di rapine dei mesi scorsi. Agli arresti sono finiti innanzitutto due giovani albanesi: Pllum Progni, classe 1991, pregiudicato residente in città, e Rajan Arjan, 22 anni, residente a Caponago, sposato e barista presso il Dream Cafè di via Matteotti, in teoria agli arresti domiciliari dopo la maxioperazione anti-prostituzione, conclusa nel 2008 dai militari locali. Ai due è stata contestata la resistenza a pubblico ufficiale commessa qualche giorno prima proprio nei confronti dei carabinieri di Brugherio che ne seguivano le tracce e seguita dalle ordinanze di custodia cautelare del magistrato Donata Costa. Il più giovane è stato inoltre sorpreso con sei dosi di cocaina che giustificano anche l’arresto per spaccio, mentre Rajan è accusato anche di evasione.

L’operazione è scattata in serata, con la mobilitazione di almeno metà dell’organico di via Dante. I due albanesi sono stati bloccati all’interno del Dream Cafè dai militari che hanno fatto scattare le manette e perquisito gli arrestati e il locale. Contemporaneamente la seconda squadra bloccava in strada, sul territorio di Monza, una vettura con un uomo e due donne straniere, prostitute che lavorano regolarmente ad Agrate, un’albanese (arrestata per aver fornito false generalità) e una romena. Presso il domicilio della romena, classe 1990, via Montefalcone a Monza, i militari hanno trovato uno degli elementi chiave dell’operazione: una pistola Browning, calibro 9, con matricola abrasa.

L’arma è costata l’arresto per detenzione illecita di arma da fuoco, per di più clandestina, alla ragazza, ma il reale proprietario pare fosse il 22enne albanese. I militari stanno compiendo accertamenti sulla pistola che ieri mattina è stata inviata ai Ris di Parma e che potrebbe risultare quella utilizzata in altri colpi messi a segno negli ultimi anni sul territorio, compreso l’omicidio di Sant’Albino di un giovane albanese, quattro anni fa. Dalla descrizione dei testimoni parrebbe la stessa usata nelle rapine messe a segno a Brugherio, Lesmo e Villasanta. Curioso che tra le vittime di quelle rapine sembrerebbe esserci lo stesso Dream Cafè. In manette è finito infine l’accompagnamento delle due lucciole, per favoreggiamento della prostituzione.
Valeria Pinoia