Primo interrogatorio per Ponzoni«Non vive una situazione facile»

Pare fosse in Valtellina, Massimo Ponzoni, e non all'estero, come aveva fatto sapere inizialmente ai suoi avvocati. Venerdì in casa circondariale previsto il primo interrogatorio. Il suo legale: «Sulle accuse è sereno, legami con la mafia? Non esiste». Sentito anche Rosario Perri.
Primo interrogatorio per Ponzoni«Non vive una situazione facile»

Monza – Pare fosse in Valtellina, Massimo Ponzoni, e non all’estero, come aveva fatto sapere inizialmente ai suoi avvocati. L’irreperibilità del politico desiano del Pdl, 39 anni, ex assessore regionale, segretario dell’ufficio di presidenza del consiglio del Pirellone, è durata poco più di 24 ore. Martedì si è presentato spontaneamente agli uffici del comando della Guardia di Finanza di Via Filzi, a Milano, per costituirsi.

L’interrogatorio di Ponzoni è previsto domani, venerdì, alla casa circondariale di via Sanquirico, dove è detenuto, in virtù dell’ordinanza emessa dal gip Maria Rosaria Correra, con le accuse di corruzione, concussione, abuso d’ufficio, peculato, bancarotta fraudolenta, rivelazione di segreto d’ufficio. Lo stesso provvedimento restrittivo che riguarda in tutto cinque persone, ha raggiunto anche Rosario Perri, per cui l’autorità giudiziaria ha deciso la custodia gli arresti domiciliari, così come per Franco Riva, ex sindaco del comune di Giussano.

In carcere, invece, sono finiti anche Antonino Brambilla, 65 anni, vice presidente della provincia di Monza e Brianza, già arrestato negli anni ’90 per vicende relative a tangentopoli, e l’imprenditore bergamasco Filippo Duzioni, 49. L’ordinanza nei confronti di questi quattro è stata eseguita lunedì mattina, contestualmente ad una raffica di perquisizioni effettuate, tra l’altro, al comune di Desio e negli uffici della Regione.

Lo stesso giorno, però, i finanzieri hanno bussato a vuoto alla porta di casa di Massimo Ponzoni, che non ha dato notizie di sé fino alla mattina successiva. Gli interrogatori di garanzia, nel frattempo, sono cominciati mercoledì mattina al carcere di Monza. In via Sanquirico, però, è stato visto anche l’avvocato Sergio Spagnolo, difensore assieme al collega Luca Ricci, di Ponzoni. “Massimo Ponzoni è sereno relativamente alle accuse, ma certo non vive una situazione facile- ha detto il legale dopo la visita al cliente- in cella ha esaminato l’ordinanza; su molte contestazioni abbiamo già risposto nei mesi scorsi; ora le contestazioni sono finalmente dettagliate”.

Il nome di Ponzoni, viene associato alle inchieste di ‘ndrangheta: “questa cosa della mafia non esiste, mai è mai stato indagato per questo vicenda”. Sullo stesso tenore le dichiarazioni dell’avvocato Ivan Colciago, difensore di Brambilla, al termine della prima parte dell’interrogatorio: “Brambilla ha risposto in modo chiaro, ha chiarito le vicende dell’abitazione data alla figlia, oggetto delle accuse, fornendo ampia documentazione; Brambilla è stato scelto per l’incarico in provincia per la sua caratura professionale e non come contropartita di accordi corruttivi, parliamo dell’uomo che negli ultimi 15 anni, ha scritto tutte leggi in materia di urbanistica in Lombardia”.

La prosecuzione dell’interrogatorio di Brambilla è prevista per domani, venerdì, in tarda mattinata, al tribunale di Monza, è toccato a Rosario Perri e Franco Riva presentarsi davanti al gip.
Federico Berni