Monza – Monza potrebbe inaugurare la stagione delle primarie del Pdl. L’ipotesi è stata ventilata nei giorni scorsi dallo stato maggiore del partito: il segretario nazionale Angelino Alfano, il responsabile lombardo Mario Mantovani e il governatore Roberto Formigoni sarebbero intenzionati ad anticipare a settembre i congressi nel capoluogo brianzolo e a Como.
La mossa consentirebbe al Popolo della libertà di affrontare la campagna per le amministrative della prossima primavera e di concentrarsi sulla sfida elettorale in tranquillità dopo aver rinnovato, o nominato, i coordinatori locali. Intanto in parecchi auspicano che l’assemblea cittadina sia affiancata da quella provinciale. «Ho chiesto a Berlusconi e ad Alfano- spiega la coordinatrice brianzola Elena Centemero- che la nostra sia la prima provincia in Italia a indire i congressi con la formula delle primarie. Mi piacerebbe che, contemporaneamente, vengano eletti anche i responsabili del Pdl in tutti i cinquantacinque comuni».
Con quali procedure è ancora da vedere: «Le regole- aggiunge la responsabile- saranno definite nelle prossime settimane. È presumibile pensare che il tesseramento sarà effettuato a prezzi popolari, per favorire un’ampia iscrizione al partito». E c’è chi propone di fissare a dieci euro il costo dell’adesione. «Ai congressi cittadini- afferma il consigliere regionale Stefano Carugo- dovrà votare una base ampia. Dare spazio e voce alla gente è l’unico modo per recuperare il consenso e rilanciare il Pdl. Al provinciale, invece, potrebbero esprimersi gli eletti nei consigli comunali».
Sui possibili candidati alle segreterie nessuno si sbilancia dato che il direttivo nazionale non ha ancora stabilito le incompatibilità per i futuri coordinatori: se per i vertici cittadini le maglie potrebbero essere piuttosto larghe da quelli provinciali potrebbero essere esclusi parlamentari, amministratori regionali e provinciali. Nonostante le anticipazioni che arrivano da Alfano c’è però chi non esclude che in Brianza il partito, prima del congresso che ritiene non così imminente, possa essere affidato a un commissario.
Monica Bonalumi