Monza – Lettere, tante, di sostegno, ma anche qualcuna carica di insulti. Sostegno dei politici poco. Massimo Ponzoni sembra essere stato dimenticato dalla politica. A quanto risulta, l’unico ‘collega’ che gli ha fatto visita in carcere, è stato il monzese Stefano Carugo, consigliere regionale. Dopodichè, nulla, a parte le solite dichiarazioni su “giustizia a orologeria”, persino il suo ex grande mentore, il governatore Roberto Formigoni, dopo una prima accorata difesa di Ponzoni, ha ammesso che “forse è stato un errore ricandidarlo alle regionali del 2010”.
Eppure Ponzoni, all’ultima tornata elettorale, era stato il candidato più votato al collegio di Monza e Brianza, con oltre 11mila preferenze. “Per noi resta una vicenda giudiziaria, naturalmente- è stato il commento dell’avvocato brianzolo Luca Ricci, che cura la difesa di Ponzoni assieme al collega di Milano Sergio Spagnolo- è meglio che i riflettori della politica ne stiano lontani”.
E’ lo stesso Ricci, tra l’altro, a riferire che a Ponzoni, nella sua cella della quarta sezione della casa circondariale di via Sanquirico, “riceve molte lettere di sostegno”. Ponzoni, nel frattempo, ha proposto ricorso al tribunale del Riesame, contro il diniego del gip alla sua richiesta di uscire dal carcere.
Federico Berni