Piani urbanistici di VillasantaStoppato un nuovo megastore

Villasanta ha un Piano di governo del territorio. Il documento, dopo anni di pianificazione, è stato approvato dalla maggioranza giovedì notte, nella seconda di due sedute consiliari ad hoc. Richieste bloccate,c ompresa quella per un nuovo megastore vicino al Gigante. Il centro commerciale invece cresce.
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Villasanta – Villasanta ha un Piano di governo del territorio. Il documento, dopo anni di pianificazione, è stato approvato dalla maggioranza giovedì notte, nella seconda di due sedute consiliari ad hoc. Una grande soddisfazione per l’assessore alla partita, il pidiellino Cristiano Crippa, che già alla vigilia dell’approvazione sottolineava l’esiguità del numero di osservazioni pervenute: 51.

Di esiguità si può parlare se un comune come Concorezzo se ne è trovate da discutere più del doppio. L’amministrazione comunale ha accolto, totalmente o parzialmente, circa 20 delle 51 richieste arrivate dai privati, mantenendo come faro nella nebbia un fondamentale criterio: minime concessioni al consumo di territorio. In questo senso il documento riporta un “no” deciso ai ripetuti tentativi di “incursione” nelle aree agricole del Parco della Valle del Lambro. Numerose delle osservazioni pervenute erano infatti finalizzate a modificare la destinazione di zone private più o meno grandi, inserite nel perimetro del Plis. Ed è intorno a questa fascia di territorio cittadino, a ridosso del Lambro, che si sono discussi alcuni dei nodi più significativi del Pgt. A partire dalla macro area del centro commerciale Il Gigante. La proprietà ha avanzato svariate istanze, finalizzate all’espansione commerciale, in aree di proprietà ma a destinazione agricola. Ha chiesto per esempio di realizzare un megastore (tipo Leroy Merlin) di 8mila metri quadrati circa su un’area agricola di 20-30 mila, all’incrocio tra via Vecellio e l’arcorese via Monte Cervino. Altra proposta è quella dell’outlet sull’area a ridosso del quadrifoglio, tra Villasanta e Arcore. Niente da fare in entrambi i casi: il verde non si tocca ha sancito il centrodestra, anche a costo di rinunciare a quel milione e 100mila euro circa che sarebbe arrivato dall’ipotesi mega store.

Per quanto compromessa, insomma, un’area verde che resta nuda è già un bene, è il criterio. L’unica concessione allo sviluppo del Gigante del Pgt è nell’area già compromessa del distributore di benzina (che verrebbe spostato in un altro punto del comparto). L’apertura del Comune consentirà di restituire in qualche modo al privato quei 500mila euro che aveva anticipato alla scorsa amministrazione, dietro accordo verbale sulla conversione da verde a industriale dell’area outlet. Mai avvenuta. Intorno a questo sì maggioranza e opposizione si sono divise.

Secondo Guido Battistini della Lista, per tutelare il commercio del centro, meglio sarebbe stato un megastore che una quarantina di nuovi negozi in galleria. “Ci sembra inoltre che manchi un progetto unitario sul comparto del Gigante”, ha detto. Altro attacco è arrivato sulla strada che il Pgt prevede nella zona di via Resega, all’interno del Parco della valle del Lambro. Per Crippa un’occasione per rendere fruibili le aree a ridosso del parco di Monza, per Battistini un’arteria che importerà traffico: “Sono pronto a stendermi a terra davanti alle ruspe”, ha annunciato a sorpresa il leder della Lista.
Valeria Pinoia