Petrolio nel Lambro, fine indaginiProbabile processo per i Tagliabue

Avvisi di fine indagine dalla Procura di Monza per l'ecodisastro della Lombarda Petroli di Villasanta del 2010. Si profila il rinvio a giudizio per Giuseppe e Rinaldo Tagliabue, i proprietari della ex raffineria. Ai due viene contestata l'accusa di disastro doloso.
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Villasanta – I pubblici ministeri della Procura di Monza Emma Gambardella e Donata Costa hanno firmato gli avvisi di fine indagine per l’ecodisastro della Lombarda Petroli di Villasanta risalente alla notte tra il 22 e il 23 febbraio del 2010, quando circa 2.600 tonnellate di idrocarburi e olii vennero sversati nel Lambro provocando un disastro ambientale.

Si profila il rinvio a giudizio per Giuseppe e Rinaldo Tagliabue, i proprietari della ex raffineria oggi centro stoccaggio di carburanti. Ai due viene contestata l’accusa di disastro doloso punito con la reclusione fino a 12 anni. Tra gli indagati, anche due dipendenti dell’azienda cui vengono imputati reati fiscali e il custode per presunta omessa sorveglianza.

Secondo la Procura i fratelli Tagliabue avrebbero favorito lo sversamento, forse servendosi di due dipendenti, per evitare che da un imminente controllo dell’Agenzia delle Dogane venisse a galla una presunta contabilità parallela. Non ci sarebbe infatti stata corrispondenza tra quanto contenuto nei serbatoi e quanto indicato nei registri di entrata e uscita delle sostanze e il conseguente pagamento delle accise. Una discrepanza che avrebbe potuto portare guai ai Tagliabue con pesanti sanzioni fiscali e conseguenze penali.

Un’accusa che i due petrolieri hanno sempre respinto con vigore ai pm, che avevano chiesto anche il fallimento della società dopo la scoperta di un arretrato di Iva non pagara per 900mila euro.