Oratorio di Camuzzago e castelloBellusco ha ritrovato il suoi tesori

Oratorio di Camuzzago e castelloBellusco ha ritrovato il suoi tesori

Bellusco – “Ville Aperte” fa spazio a un altro tesoro del vimercatese: per la prima volta, nell’edizione 2010 sarà aperto alle visite il borgo belluschese di Camuzzago. L’itinerario comprenderà probabilmente anche il secolare oratorio di Santa Maria Maddalena, al centro di un importante intervento di restauro, che comprende anche il ciclo di affreschi del coro, attribuito a Bernardino Butinone da Treviglio, noto artista lombardo di metà Quattrocento.

Il borgo di Camuzzago si aggiunge così alla lista che comprende una ventina di siti di interesse storico e culturale, nel programma di “Ville Aperte”, iniziativa che giunge alla settima edizione. Per settembre è prevista la chiusura dei lavori sull’abitato, da cui nascerà un centro residenziale di quasi centocinquanta appartamenti, organizzati in diversi complessi, con nomi che richiamano l’origine medievale di Camuzzago. La storia del borgo comincia probabilmente già negli ultimi anni dell’Impero, ma la prima attestazione è del 1068, un secolo più tardi comincia il suo periodo di maggiore sviluppo, con il trasferimento dei monaci del Santo Sepolcro: vi si fece costruire un monastero, importante punto di riferimento per i pellegrini diretti alle capitali della fede, Roma e Gerusalemme.

La chiesa di Santa Maria Maddalena risale invece al 1152; l’incarico per gli affreschi fu invece affidato a Bernardino Butinone dai benedettini di Gessate, che ebbero in gestione il borgo da Sisto IV. Passò al comune di Bellusco nel 1759, restando però sotto la parrocchia di Ornago. Agli inizi degli anni Ottanta del Novecento vivevano ancora a Camuzzago una ventina di persone, ma il borgo era ormai avviato verso un lento degrado, fino al piano di recupero presentato dalla proprietà, la Co.Ge.Fin, intorno al duemila. Lo scorso settembre l’inaugurazione del Countryclub, prima parte del progetto di recupero: un centro che comprende golf, benessere, piscine, ristorante e bar.

Negli anni si erano rincorse le ipotesi più diverse per il destino del borgo, tra cui quella di trasformarlo in una raffineria di prodotti petroliferi o in un centro residenziale e di pratica per la squadra del Milan. Intanto a Bellusco, è attesa a breve la fine del cantiere su un’altra delle mete dei visitatori di “Ville Aperte”, il Castello, costruito da Martino da Corte nel 1467, forse su una precedente rocca del decimo secolo. È previsto per la fine di giugno il termine dei lavori che hanno coinvolto la “Sala della fama” e un salone adiacente. Già da settembre gli spazi potranno aprirsi al pubblico per eventi, incontri, conferenze. Entrambe le sale sono state inoltre oggetto di un importante intervento di restauro dei preziosi affreschi. Quello sul Castello da Corte è un progetto di larga scala e lungo termine, cui le amministrazioni lavorano da anni, usufruendo, in alcuni casi, anche di parziali finanziamenti regionali.
Letizia Rossi