Omniapiega dimezza i dipendenti19 lavoratori su 40 in mobilità

Carate – “Omniapiega srl” dimezza i suoi dipendenti. A metà mese l’azienda di pieghettati e confezioni femminili delle centralissima via Cusani ha aperto la procedura di mobilità per ventidue dei quaranta dipendenti. Solo venerdì mattina, dopo l’intervento dei sindacati, gli esuberi sono scesi a diciannove. Doccia fredda per i lavoratori, che da inizio anno erano coinvolti in una cassa integrazione ordinaria molto flessibile, in funzione delle esigenze, che certo non faceva presagire questo esito. La crisi strutturale dell’azienda, invece, non ha lasciato altra scelta ai titolari, decisi, nonostante il ricorso ai pesanti esuberi, a far continuare l’attività. Immediato l’intervento dei sindacati. Le parti sociali, rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, hanno incontrato più volte i vertici dell’impresa, arrivando a definire proprio venerdì mattina un accordo. Accordo sottoposto all’approvazione delle maestranze, che l’hanno accettato nel corso dell’assemblea dei lavoratori di venerdì mattina. Così, al termine della trattativa, Davide Martorelli della Cisl: «La situazione iniziale era pesantissima: gli esuberi erano più della metà. Siamo riusciti ad abbassare i licenziamenti da ventidue a un massimo di diciannove. Siamo inoltre riusciti a non far scattare subito al mobilità. Verrà infatti aperta la cassa integrazione straordinaria. Presenteremo subito domanda in Regione Lombardia: dovrebbe aprirsi la prima settimana di agosto. In questo modo i lavoratori avranno ancora un anno di tempo in cui trovare un altro impiego e ricollocarsi, o essere riassorbiti se la situazione aziendale migliorerà e lo consentirà. Saranno inoltre messi in campo incentivi economici per l’uscita dei lavoratori, la maggior parte dei quali sono donne». Gli fa eco la collega Eliana Schiadà della Cgil: «È stato un accordo da “meno peggio”. Se devo mettere sulla bilancia i pro e i contro, i primi sono sicuramente superiori ai secondi. Per lo meno i lavoratori sono riusciti ad avere un minimo di ammortizzatore sociale. Abbiamo fatto scegliere a loro e mi auguro che il datore di lavoro, che non si è mai seduto al tavolo della trattativa, tenga conto del fatto che, con grande responsabilità, i suoi dipendenti hanno accettato senza fare una piega, pur nella sofferenza, di fare un percorso doloroso pur di avere un minimo di ammortizzatori». Omniapiega collabora con prestigiose società tessili e rinomate firme dell’alta moda nazionale e internazionale, per le quali crea modelli e realizza lavorazioni uniche e ricercate.
Alessandra Botto Rossa