Nova, vandalismi allo Skate ParkI pattinatori: non siamo certo noi

Atti di vandalismo allo Skate Park. Panchine rotte, distrutti i cestini dei rifiuti. "Ma non sono certo gli skaters". Sono gli stessi ideatori della pista di pattinaggio a precisarlo: "Non è bello sentire dire che questo è ritrovo di drogati, a noi piace semplicemente andare sullo skate".
Nova, vandalismi allo Skate ParkI pattinatori: non siamo certo noi

Nova Milanese – Atti di vandalismo allo Skate Park. “Ma non sono gli skaters”. Ad affermarlo con convinzione sono Valerio Laudicina e Marco Fossati, promotori e ideatori dello Skate Park ospitato da ormai quattro anni all’interno del Centro sportivo di via Brodolini. Una panchina rotta in mezzo alla piattaforma, in effetti, darebbe molto fastidio a chi ama andare sullo Skate. E allo stesso, modo, il cestino divelto proprio ai margini di quel “park” tanto atteso e desiderato dagli skaters non è opera degli stessi.

“Sappiamo – ha aggiunto Marco – che in questa zona si ritrova un gruppetto di ragazzini che non viene certo qui per andare sullo Skate”. E ha aggiunto: “Una volta per tutte, gli skaters non sono dei vandali o chissà che cosa, non è bello sentire dire che questo è ritrovo di drogati. A noi piace semplicemente andare sullo Skate”. Lo Skate park, d’altra parte, è stato realizzato proprio su richiesta di quei ragazzi che ormai cinque o sei anni fa iniziarono a fare gruppo grazie al progetto proposto sul territorio dal Marse che voleva offrire un obiettivo e una motivo di aggregazione agli adolescenti. Lo Skate park è il risultato concreto di quel progetto scaturito dal gruppo che nacque in quel contesto e prese il nome di “Punka”.

Nell’ottobre del 2007 venne organizzata la prima edizione dello Skate Day nel piazzale di via Giussani. La seconda edizione, l’anno successivo, venne ospitata invece nel nuovo skate park. Una piattaforma di cemento sulla quale sono stati collocati in linea un “bank”, un “fun-box” e un “quarter” . “Mi ricordo- ha raccontato ancora Marco Fossati, ora ventenne studente universitario- che disegnavo il progetto a scuola. All’inizio avevamo pensato di realizzarlo in legno, per fortuna in comune hanno optato per la lamiera più resistente alle intemperie e meno duro del marmo, in caso di caduta”. “Ci piacerebbe aggiungere anche una minirampa – ha continuato Valerio – ma non osiamo chiederlo in comune, dopotutto hanno già fatto molto”.

Un’idea potrebbe essere organizzare qualche evento, un contest magari arricchito da musica dal vivo (Marco e Valerio suonano anche insieme) che ridia un po’ di vitalità allo Skate park. “Appena arriverà la primavera – ha continuato Valerio – tornerà a ripopolarsi, ma ogni tanto c’è qualcuno anche in inverno. Di solito qui vengono i ragazzini che si avvicinano allo skate, quelli più bravi ormai vanno a Seregno allo Skate Plaza, in grado di ospitare anche delle vere e proprie gare.

 Di sicuro lo Skate Park si ripopolerà non appena partirà il corso per aspiranti skaters proprosto dall’Informagiovani Viavai. A tenerlo sarà lo stesso Valerio Laudicina che lancia l’ultima richiesta: una targhetta vicino alla piattaforma che ricordi il gruppo Punka ideatore di questo piccolo paradiso per gli Skaters di Nova e dintorni e, si spera, risparmiato in futuro dagli atti vandalici.
Giusy Taglia