Nova, quell’incrocio è pericoloso:arriva il vigile e viene investito

Via Vittorio Veneto, ovvero: quando attraversare diventa pericoloso. Il vigile Lucio Lo Presti, mandato in servizio per gestire il traffico, in assenza del semaforo andato in tilt per un problema elettrico, è stato investito da un automobilista.
Nova, quell’incrocio è pericoloso:arriva il vigile e viene investito

Nova Milanese – Via Vittorio Veneto, ovvero: quando attraversare diventa pericoloso. E il vigile Lucio Lo Presti ne sa qualcosa. Il problema è noto. I rischi anche. La possibile soluzione proposta a più riprese è rimasta fino ad ora senza risposta. Qualcosa potrebbe cambiare. Ma il condizionale è assolutamente d’obbligo (e non solo per scaramanzia).

Il problema da anni viene sollevato dai genitori degli alunni residenti nelle vie Foscolo, e limitrofe, che devono attraversare la Monza-Saronno per raggiungere la via Macciantelli prima di dirigersi verso la scuola di via Biondi. La strada è una provinciale, a scorrimento veloce, quando non c’è traffico. Per i ragazzi, ma non solo, che devono raggiungere l’altra parte della città si impone l’attraversamento.

Quello più vicino all’innesto con la via Foscolo è segnalato da semplici strisce pedonali. Risultato? Aspettare che gli automobilisti rispettosi, rallentino la propria corsa, ma in inverno, quando diventa buio presto e con un po’ di nebbia, la visibilità si riduce di molto e i rischi di non essere visti aumentano esponenzialmente. La strategia per qualcuno è aspettare i compagni. “Quando ero in prima media non potevo attraversare – ha raccontato Noemi, che adesso frequenta la terza media – adesso i miei genitori me lo concedono ma se siamo in gruppo è meglio, così stiamo più attenti”.

“Non possiamo attraversare – hanno raccontato Lisa, Martina e Silvia, tre ragazze che frequentano la prima media alla media Giovanni XXIII – i nostri genitori ce l’hanno proibito, anche se siamo in gruppo” E così non resta che applicare il piano B: allungare la strada e attraversare all’altezza del semaforo posto all’incrocio tra via Fiume e via San Michele al Carso. Ma non sempre questo funziona come in quest’ultima settimana. E a fare le spese della pericolosità questa volta è stato l’agente di polizia Lo Presti che, mandato in servizio per gestire il flusso automobilistico, in assenza del semaforo andato in tilt per un problema elettrico è stato investito da un automobilista che da via San Michele al Carso ha svoltato a sinistra. La prognosi, inizialmente di 10 giorni è già aumentata a trenta.

“Siamo preoccupate – ha detto Elisabetta Caliri, madre di due ragazzi uno di prima o in terza media – due anni fa abbiamo raccolto più di 150 firme per presentare un esposto al comune ma anche alla provincia. Chiedevamo l’installazione di un semaforo a chiamata pedonale, ma nessumo mai ci ha dato risposta”. “La difficoltà in una soluzione del genere – ha sottolineato il comandante della Polizia Locale Cosimo Tomasso – è che si tratta di una strada provinciale anche se un mese fa abbiamo fatto un sopralluogo e potrebbe davvero essere installato un impianto semaforico”. La Monza-Saronno, infatti, da provinciale dovrebbe essere declassata a comunale e forse in primavera potrebbe arrivare l’atteso semaforo. Forse.
Giusy Taglia