Nova: “La Elves Italia srl è fallita”Annuncio choc per 67 dipendenti

Nova: “La Elves Italia srl è fallita”Annuncio choc per 67 dipendenti

Nova Milanese – Il fallimento della “Elves Italia” di via Vesuvio era nell’aria da tempo, i sessattasette operai che erano riusciti ad ottenere la cassa integrazione straordinaria sul finire di ottobre e dopo giorni di presidio fuori dalla ditta, non si sono mai fatti troppe illusioni di rientrare sul posto di lavoro.

L’azienda, che si occupava di installazione di impianti tecnologici e di robotica, chiude dopo 24 anni di attività. La prima sede della società era stata inaugurata a Desio nel 1985, nel 2002 si era poi trasferita nella vicina Nova Milanese. La notizia ufficiale del fallimento agli operai è stata comunicata ieri mattina. Ora spetterà ai curatori fallimentari cercare di amministrare quel che è rimasto dei conti dell’azienda sotto la vigilanza del giudice delegato nominato dal Tribunale di Monza.

Nei prossimi giorni sarà convocata una riunione degli operai con i sindacati di categoria. In quell’occasione sarà spiegato agli ormai ex dipendenti la situazione che dovranno affrontare per cercare di recuperare i mancati stipendi che ancora non sono stati erogati dalla “Elves”, stando a quanto sostenuto dai dipendenti, mancano all’appello i salari di due mesi: settembre e ottobre.

Sembra che la società avesse contratto ingenti debiti nei confronti dei fornitori e che per questo motivo non è stata più in grado di superare il difficile momento di congiuntura economica. «L’assurdo è che l’azienda chiude con le richieste di lavoro – spiega un ex impiegato – E’ vero che la crisi che ha colpito un po’ tutti i settori si è fatta sentire anche da noi, ma il paradosso è che qualche committenza l’avevamo solo che non potevamo assolverla perché ci mancava il materiale. I fornitori non ce lo mandavano più perché la società aveva cessato i pagamenti».

Investimenti sbagliati e una gestione poco efficiente, sembrano quindi, essere la cause di questa chiusura annunciata. Alla “Elves Italia” di via Vesuvio non c’è più nessuno. Il numero di telefono risulta sempre occupato e non è stato possibile riuscire ad avere un commento da parte dei titolari.

Le avvisaglie serie che l’azienda non se la sarebbe cavata sono arrivate ancora una volta ad ottobre, quando i revisori dei conti e altri ufficiali nominati dal Tribunale fallimentare, una mattina, si sono presentati in azienda per un incontro con gli amministratori delegati e per chiedere visione dei libri contabili. Fuori dai cancelli c’erano ancora una volta gli operai in presidio. Poi all’uscita di uno dei proprietari della ditta si è appreso in anticipo quella che sarebbe stata la sorte ormai segnata della società.
I.B.