Nova, fugge all’alt dei carabinieriRaggiunto e bloccato, li aggredisce

Nova Milanese – Non si è fermato all’alt imposto da una pattuglia di carabinieri. Invece di frenare ed esibire i documenti, come richiesto, è scappato a tutto gas. E ha reagito con violenza contro i militari che lo hanno inseguito e una volta raggiunto hanno tentato di bloccarlo. Risultato: è stato arrestato per resisenza a pubblico ufficiale.

Protagonista un novese di 38 anni, V.R., già noto alle forze dell’ordine. L’uomo ha tentato di fuggire ad un posto di controllo, la notte tra domenica e lunedì. Era circa l’una quando il trentottenne, a bordo di una Alfa 156, è sfrecciato in via Molla. Qui c’era una pattuglia di carabinieri, impegnata in un servizio di controllo stradale. I militari si sono subito insospettiti. Davanti all’auto in fuga, che invece di fermarsi ha accelerato, è quindi scattato l’inseguimento.

L’Alfa ha svoltato in via Diaz. Subito dietro l’auto delle forze dell’ordine. Dalla via diaz a via Nenni, sempre a velocità elevata, con l’obiettivo di seminare la pattuglia. Il fuggitivo, però, ad un certo punto, ha trovato davanti al suo tragitto le fioriere che segnano l’inizio della zona pedonale. Un ostacolo alla sua fuga. Ma l’uomo non si è dato per vinto. Non si è arreso. Tentando il tutto e per tutto, ha abbandonato l’auto, è sceso velocemente e ha proseguito a scappare a piedi.

I militari non lo hanno perso di vista: gli sono sempre stati alle calcagna, finchè non lo hanno raggiunto, in via Pessi, dove il novese aveva appena svoltato. Qui è nata una colluttazione, perchè il novese, molto probabilmente sotto gli effetti dell’alcool, non si è arreso subito, ma ha tentato di colpire uno dei carabinieri che lo stavano seguendo.

Alla fine i militari hanno avuto la meglio. Per questo, una volta immobilizzato, è stato ammanettato e portato in carcere a Monza, con l’accusa di resisenza a pubblico ufficiale. L’uomo è stato processato per direttissima martedì mattina presso il Tribunale di Desio. Il giudice monocratico Francesca Chiuri lo ha condannato a tre mesi di reclusione, disponendone l’immediata liberazione.
P.F.