Napoli, la cricca del percolatoTra gli arresti anche Mascazzini

Meda – C’è anche un pezzo di storia della Brianza nell’indagine della procura di Napoli che ha portato all’arresto di 14 persone per reati ambientali. Agli arresti domiciliari è finito l’ingegnere Gianfranco Mascazzini, ex direttore generale del ministero dell’Ambiente, originario di Meda (classe 1939) e assessore comunale negli anni che videro sindaco della città Fabrizio Malgrati (inizio anni settanta).

Lunedì Mascazzini era stato nominato commissario in Abruzzo per la gestione di 40 milioni di euro finalizzati a interventi per far fronte al rischio idrogeologico. La Procura della Repubblica di Napoli ha disposto i 14 arresti nell’ambito di un’inchiesta per associazione a delinquere, truffa e reati ambientali. E i nomi degli indagati sono eccellenti, dalla ex vice di Guido Bertolaso alla Protezione Civile, Marta Di Gennaro, all’ex commissario ai rifiuti Corrado Catenacci, fino all’ex governatore della Campania Antonio Bassolino e all’attuale commissario in Abruzzo Gianfranco Mascazzini. E poi l’ex assessore regionale Luigi Nocera, l’ex capo della segreteria politica di Bassolino, Gianfranco Nappi. Per tutti gli arrestati l’accusa è di associazione a delinquere, truffa e reati ambientali.

Dalle indagini è risultata l’esistenza di un accordo illecito tra pubblici funzionari e gestori di impianti di depurazione campani che ha consentito, per anni, lo sversamento in mare di percolato, il prodotto liquido delle discariche dei rifiuti solidi urbani in violazione delle norme a tutela dell’ambiente. Il percolato veniva immesso senza alcun trattamento nei depuratori e dopo finiva in mare, contribuendo a inquinare un lungo tratto di costa campana, salernitano e casertano. In tutto 14 persone sono state arrestate, mentre sono in tutto 38 gli indagati.

Gli arresti sono stati eseguiti nell’ambito di un’operazione contro i reati ambientali, eseguita venerdì mattina, in varie parti d’Italia, dai carabinieri del Noe, il Nucleo operativo ecologico e dalla guardia di finanza di Napoli Originario di Meda, è diventato conosciuto in tutta Italia all’epoca del disastro dell’Icmesa, esattamente 35 anni fa. Storico direttore generale del ministero dell’Ambiente, Mascazzini ha effettuato la sua prima bonifica proprio a Seveso. «Ci trovammo di fronte a una realtà che nessuno conosceva riguardo la bonifica – ha dichiarato nel 1997 davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse -. Nessuno conosceva neanche l’inquinante e i suoi effetti».
Davide Perego