Muggiò Dire tre grazie all’opposizione “per avere dimostrato senso di responsabilità”, in un’unica sera, non è facile per nessun sindaco. Soprattutto per uno che, come Zanantoni, nel 2009 ha stravinto le elezioni al primo turno con il 54.83% dei voti. Eppure è successo: grazie centrosinistra per avere garantito il numero legale, grazie per avere votato la variazione di bilancio, grazie per avere condiviso il rinvio sull’Imu. E tra consiglieri dimissionari, consiglieri assenti e consiglieri che non si presentano alle commissioni, Zanantoni si è sfogato: «Se il gruppo mi segue andiamo avanti, altrimenti sarò io il primo a presentare le dimissioni». Il messaggio è tutto per i suoi: il sindaco è profondamente amareggiato. Certo, ci sono le «pressioni a tutti i livelli, c’è un’amarezza che mi sta abbattendo, c’è una situazione pesante: i sindaci sono diventati esattori e i titoli dei giornali distorcono l’azione amministrativa. La scelta, come l’ho fatta io, l’hanno fatta anche altri». La differenza, però, è che la faccia l’ha messa sempre Zanantoni. E poi c’è il Pdl allo sfascio. Mai <berlusconiano> per principio, l’impressione è che Zanantoni sarebbe già al lavoro per una lista civica – direzione verso la quale paradossalmente sembra si stia muovendo anche il Cavaliere – che rottami l’esperienza del Pdl e che sarebbe già a buon punto.
Luca Scarpetta
Muggiò, Zanantoni: Pdl in comaIn arrivo una nuova lista civica?
