Mozzati, professionista delle pulizie"Detersivi pericolosi, attenzione"

Monza – Professionista delle pulizie dal 1993, da quando cioè ha iniziato a lavorare con suo padre. Ci tiene a precisarlo Alessandro Mozzati, che nel 2006 ha rilevato l’impresa che ora guida a Monza in via Solone.

«Sono purtroppo in molti a pensare che per pulire dei locali bastino scopa e paletta – spiega il titolare della Cmz -. Invece anche in questo campo gioca un ruolo determinante la conoscenza dei prodotti e delle attrezzature che servono per lavorare. Trattare una superficie con i detersivi sbagliati può rivelarsi molto difficoltoso se non si hanno nozioni di chimica, oltre a essere pericolosissimo per la salute. Per questa ragione io punto tantissimo sulla formazione dei miei dipendenti e dei miei collaboratori e soprattutto qui in sede custodisco in un archivio (ordinato in modo perfetto n.d.r.) le schede tecniche e della sicurezza di ciascun prodotto che utilizziamo».

Si tratta di detersivi per lo più fabbricati in Germania, che dunque sono già soggetti a protocolli rigidissimi per quanto riguarda proprio la sicurezza nell’utilizzo. «Purtroppo il nostro mercato viene rovinato dalla presenza di persone che perdono magari il lavoro e si improvvisano personale per le pulizie – prosegue Mozzati-. Il problema è che questi neoimprenditori non solo non sono preparati a svolgere determinati tipi di trattamenti, per esempio ai pavimenti, ma non sanno neppure come si impiegano i detersivi. Noi acquistiamo solo prodotti industriali, mentre la maggior parte di chi si inventa questo lavoro si rivolge al supermercato per comprare detersivi di uso domestico che poi puntualmente mescola per rimuovere lo sporco, combinando spesso guai e soprattutto mettendo a repentaglio la propria salute. Le esalazioni che si inalano mescolando la candeggina con l’acido muriatico sono dannosissme e questo purtroppo accade spesso. Tutte le volte che chi deve pulire una macchia, non sapendo di cosa si tratti, procede per tentativi».

La sicurezza alla Cmz si pretende anche per l’utilizzo delle attrezzature: a una datore di lavoro serio le imbracature per pulire i vetri, ad almeno due metri da terra, costano fino a 500 euro. Una spesa giusta, ma che i clienti a volte faticano ad accettare: seguire tutte le norme costa, ma chi commissiona è disposti a spendere sempre meno per le pulizie. In questo senso il mercato sta mettendo in ginocchio paradossalmente chi è in regola a vantaggio di chi apre una partita Iva e circola con spazzolone e secchio, fissando prezzi che per coloro che lavorano in modo professionale è impossibile contrastare.