Monza, festa di San GerardoLa statua è tornata nel Lambro

Risolti dal Comune in extremis i problemi relativi alla secca del fiume. Tradizioni religiose e banchetti di ciliegie a ricordare il miracolo del santo
Monza, festa di San GerardoLa statua è tornata nel Lambro

MONZA – La città in festa per San Gerardo con la statua che è stata piazzata, come da tradizione, nel Lambro. Una corsa contro il tempo in seguito agli inconvenienti tecnici che si erano verificati nelle scorse settimane. Ma quest’anno non sono mancate le novità: la sistemazione del sagrato della chiesa e delle passerelle lungo il fiume hanno rivoluzionato la tradizione. Pochi i banchi di ciliegie davanti alla chiesa e tutto traslocato in via De Leyva tra le proteste degli ambulanti.
Polemiche a parte, la sagra è rimasta una bella tradizione monzese: una giornata di festa per ricordare un santo che a Monza ha inaugurato il primo ospedale. La giornata di mercoledì si era aperta con la messa solenne celebrata dal parroco Don Giancarlo Airaghi. In prima fila il sindaco Roberto Scanagatti, cresciuto proprio all’oratorio di san Gerardo. Accanto a lui due ex sindaci che vivono nello stesso quartiere come Rosella Panzeri e Pier Franco Bertazzini e l’ex assessore Pierfranco Maffè.
Dopo la messa tutti in fila per salire all’urna del Santo, due passi in cortile alla vendita benefica, nel pomeriggio, alle 17 la benedizione dei bambini.
Oltre i banchi delle ciliegie che ricordano uno dei miracoli del compatrono di Monza (fece trovare in Duomo un cesto di ciliegie a gennaio per il sagrestano che gli permise di restare tutta la notte in preghiera nella basilica) si raggiunge il Lambro e la chiesa di San Gerardino. E’ qui che meglio si respira la sacralità della festa: ci sono coppie di monzesi ferme sul piccolo ponticello a pregare davanti alla statua del santo che galleggia sull’acqua, altri seduti davanti all’edicola sacra e poi un vero pellegrinaggio alla piccola chiesa affrescata dalla scuola di Bernardino Luini. E’ qui che San Gerardo è nato.