Monza: alla Zucchi Wellness Clinic l’ambulatorio per la cura dei Disturbi psicologici da trauma

Un ambulatorio per la cura dei Disturbi psicologici da trauma: è attivo alla Zucchi Wellness Clinic, all’interno del dipartimento di riabilitazione psichiatrica coordinato da Gianluigi Mansi.
Sede ICZ Wellness dove si trovano gli ambulatori
Sede ICZ Wellness dove si trovano gli ambulatori

L’ambulatorio per la cura dei Disturbi psicologici da Trauma è uno dei servizi offerti dalla Zucchi Wellness Clinic, la nuova struttura degli Istituti Clinici Zucchi inaugurata lo scorso febbraio in via Appiani 17. È uno degli ambulatori super-specialistici che il Dipartimento di Riabilitazione Psichiatrica coordinato da Gianluigi Mansi propone, insieme a quelli per i Disturbi dell’Umore, per i Disturbi del Neurosviluppo (disabilità intellettiva, autismo) e per i Disturbi psichiatrici negli anziani.

“L’Ambulatorio che si occupa della cura del Trauma Psicologico è una parte di questo insieme in necessaria interazione con gli altri” esordisce il dottor Alessandro Santarone, psichiatra e psicoterapeuta che opera insieme alle colleghe psicologhe e psicoterapeute Laura Bonalume ed Emanuela Croci. Che cosa si intende per trauma? “Il trauma è un evento o una serie di eventi che vanno a soverchiare le capacità cognitive, emotive e fisiche di una persona determinando uno stress estremo fino alla possibilità di un collasso psichico e alla perdita della stabilità emotiva o esistenziale” spiegano gli specialisti.

Diverse sono le tipologie di traumi. Vi sono eventi singoli o plurimi, già conclusi o persistenti, quali lutti improvvisi, disastri naturali, incidenti, rapine, furti, aggressioni, violenze sessuali. Oppure esperienze quali separazioni o tradimenti da parte del partner, abbandoni, perdite finanziarie, diagnosi di gravi malattie, mobbing in ambito lavorativo. “Il trauma psicologico- chiarisce Santarone- è appunto la possibile conseguenza dell’evento traumatico ovvero quando si manifestano disabilità e sofferenze psicologiche conseguenti alle ferite psichiche ancora aperte e ai processi di incompleta riparazione che avvengono in una mente ancora severamente turbata da tali eventi, che possono essere passati o ancora persistenti”. Negli individui le reazioni psicologiche ad eventi traumatici diversi hanno espressione sintomatologica comune: un’iperattività emotiva caratterizzata da un costante stato di allarme, irritabilità ed elevata emozionalità; strategie per evitare di pensare, di provare emozioni, di vivere una vita “normale”, soprattutto ciò che può richiamare la memoria dell’evento traumatico.

“A volte, in situazioni particolarmente serie emergono meccanismi dissociativi – spiegano gli specialisti – che rendono le persone indifferenti, quasi congelate. Noi chiamiamo questi fenomeni con la parola inglese freezing. Il corpo risente delle esperienze traumatiche, spesso si mette in difesa, rallenta, abbassa al minimo il livello di energia, si spegne compromettendo molte funzioni mentali, comprese la memoria, l’attenzione e la concentrazione”. Nel trauma il confine tra corpo e mente si fa più labile e attraverso il corpo affiorano immagini, sensazioni, odori che riportano a quel preciso evento doloroso. E non è tutto: spesso il pensiero torna in maniera improvvisa all’evento traumatico con i cosiddetti flashback. “Durante le esperienze traumatiche, la mente si sposta su alcuni dettagli della scena -sottolinea la dottoressa Bonalume – Ricordo il caso di una mia paziente che si soffermava sulla tenda dello studio tanto da chiedermi ogni volta di scostarla. La tenda che svolazzava la portava drammaticamente indietro al momento del fatto traumatico”.

In mezzo al trauma e alla risposta c’è la persona. “Ciascuno reagisce in modo diverso ad eventi traumatici-affermano gli specialisti-noi parliamo di vulnerabilità e di resilienza che variano da persona a persona a seconda della loro storia personale, della genetica, dell’età, del genere, del quoziente intellettivo”. Per questo l’approccio è fondamentale. Attraverso un colloquio iniziale si accertano i bisogni e le motivazioni di ciascun paziente. In seguito gli specialisti procedono a un’indagine psicodiagnostica per conoscere le caratteristiche personali del paziente, con particolare attenzione alle vulnerabilità specifiche e alla resilienza, anche precedenti al trauma; questo permette di comprendere se e quale trattamento la persona necessita. “In tutti i disturbi da trauma – sottolinea la dott.sa Bonalume – il primo passo è quello della stabilizzazione. La persona deve sentirsi al sicuro, avere la certezza che può contare su di noi e sulla sua resilienza. Solo in un secondo momento potremo affrontare un percorso mirato”.

L’intervento, se necessario e possibile, sarà poi orientato a far superare l’esperienza traumatica e il relativo blocco determinato da questa, oppure ad affrontare le vulnerabilità riportate alla luce dall’evento. “Quello che ci caratterizza -conclude Santarone- è il lavoro d’equipe. Non si può fare terapia da soli. I colleghi sono delle risorse con le quali condividere, confrontare, approfondire le nostre esperienze ed emozioni per assicurare il miglior trattamento possibile ai nostri pazienti”.

L’ambulatorio è aperto il mercoledì dalle 9 alle 13 e il martedì dalle 14 alle 18. Ci si può prenotare chiamando il call center allo 039-2312521 (tasto 1), presentandosi allo sportello del Poliambulatorio di Zucchi Wellness Clinic dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 oppure attraverso l’App del Gruppo San Donato.