Mezzago, sale sul tetto e precipitaUn 14enne si salva per miracolo

Mezzago – Un po’ per ridere, un po’ per mettersi in mostra, un po’ per passare il tempo di una lunga sera d’estate. Senza pensare al pericolo. È così che una bravata da quattordicenni spavaldi rischia di trasformarsi in disgrazia. Come domenica sera, quando al 118 è arrivata una chiamata urgente da Mezzago: serve soccorso per un minorenne caduto dall’altezza di 3-4 metri dal tetto della scuola.

Sono più o meno le dieci e mezza. Che ci fa un ragazzino a quell’ora sul tetto della scuola? Giunti sul luogo dell’incidente, i soccorritori, insieme ai carabinieri, trovano quattro spaventati giovanissimi, due maschi e due femmine. Un po’ per gioco, un po’ per sfida, un po’ per attirare l’attenzione si sono introdotti nel giardino della scuola, forse volevano nascondersi. Poi si sono arrampicati sul cornicione del locale caldaie. Ma uno di loro è scivolato e ora giace a terra dolorante. Il ragazzino è immediatamente trasferito all’ospedale di Monza, dove gli viene diagnosticato un trauma cranico, qualche danno alla cervicale e ad alcune vertebre.

Inizialmente la situazione sembra complessa, si teme sia necessario un intervento, poi l’allarme rientra e ora il ragazzino è fuori pericolo, anche se tuttora ricoverato. «Sono stato immediatamente avvertito dai carabinieri – racconta il sindaco Antonio Colombo – li ho raggiunti in caserma, dove sono stati sentiti i tre ragazzi. Si tratta di una bravata». I quattro hanno scavalcato la recinzione del giardino scolastico, poi quella dell’area caldaie.

«Hanno cominciato a camminare sul cornicione – continua il sindaco – largo venti, venticinque centimetri, bagnato, scivoloso». È bastato un attimo, un piede in fallo, perché uno di loro perdesse l’equilibrio e cadesse giù, sui gradini che portano al piano interrato. «Il vano scala – spiega il sindaco – che conduce ai locali sottostanti ha una profondità di circa tre o quattro metri rispetto al piano terra».

«Il ragazzino è ancora ricoverato all’ospedale di Monza – racconta Colombo – ieri (martedì) ho sentito la madre, che è parsa più sollevata, rispetto allo spavento dell’altra sera, quando ha ricevuto la chiamata dei soccorritori. Pare che l’operazione non sia necessaria». Ai quattro ragazzi, oltre allo spavento, è andato anche il rimprovero delle forze dell’ordine – subito sono stati portati alla caserma dei carabinieri – e del sindaco. Nessuno dei quattro supera i quindici anni. Letizia Rossi