Metti Vittorio Sgarbi in Villa reale”Sia pubblica. Boeri, un disastro”

Fine settimana tra Monza e Montecarlo per Vittorio Sgarbi. Il noto critico d'arte, ha pernottato in città dopo la presentazione del suo libro allo Sporting venerdì sera e non ha perso l'occasione per visitare sabato il duomo e la reggia.
Metti Vittorio Sgarbi in Villa reale”Sia pubblica. Boeri, un disastro”

Monza – Fine settimana tra Monza e Montecarlo per Vittorio Sgarbi. Il noto critico d’arte, ha pernottato in città dopo la presentazione del suo libro allo Sporting venerdì sera e non ha perso l’occasione per visitare sabato il duomo e la reggia. Per due ore ha ammirato i restauri in corso alla Cappella degli Zavattari.

“Un lavoro magnifico. I restauri hanno messo in luce più mani, almeno sei, all’interno della cappella, vale la penma di approfondire”. Dal duomo, accompagnato da Franco Gaiani e dal direttore del Consorzio Villa Reale e Parco Lorenzo Lamperti ha visitato prima la mostra nella cappella di corte, quindi gli appartamenti reali con la mostra dedicata alla Regina Margherita. “Ero stato in villa dieci anni fa quando ero sottosegretario ai Beni Culturali- ricorda- la trovo bene. Anche se in dieci anni sono stati restaurate solo le sale del piano nobile. Ora per il resto ci vuole soprattutto un’idea di gestione”.

Il modello a cui ispirarsi? “A Venaria è stato fatto un ottimo lavoro, bisogna studiare bene quel modello e replicarlo”. Gli si fa notare che a Venaria l’intervento del pubblico è stato sostanziale, mentre a Monza il bando di gara vede la partecipazione dei privati che gestiranno la reggia per i prossimi vent’anni.

La gestione ai privati?”- chiede- “è un pericolo. Occorre che ci sia una forte regia pubblica, bisogna che il consorzio abbia l’ultima parola. Invece di Monza ricordo soprattutto che c’erano troppe teste intorno alla villa e ognuno voleva dire la sua”. Tranchant come sempre boccia anche l’idea di un ristorante al Belvedere. “Non mi sembra una grande idea. Possibile che non si possa fare in un’altra parte della reggia?”. Ma lui in reggia cosa vedrebbe bene? “Bisogna pensarci bene, ma inizierei a proporre grandi mostre di richiamo internazionale e un bel museo dedicato all’opera del Maggiolini che qui creò i suoi capolavori”.

Il legame con Milano deve essere forte, ma Sgarbi non fa mistero del suo giudizio poco lusinghiero sull’attuale assessore alla cultura milanese Stefano Boeri: “Sta trasformando palazzo reale a Milano in un retrobottega. Se Milano non sa più organizzare grandi mostre trasferiamole a Monza. Che la Regione investa nella reggia monzese”. Tra le idee anche quella della reggia come sede di un festival di musica da camera e un’estensione a Monza del MiTo.

Ne ha anche per la mostra dedicata alla Regina Margherita: “Ho visto quella di Napoli, questa non può definirsi una mostra, ma è un’occasioen per vedere le sale e gli appartamenti”. Prima di lasciare Monza per Montecarlo Sgarbi si lascia andare anche a qualche battuta per la ricerca Fondi. “Prchè non li chiedete a Berlusconi che ha appena restaurato il Gernetto? Oppure a Lusi, lui della Margherita potrebbe trovare una cinquantina di milioni per la reggia della Regina Margherita!”. Battute a parte la visita monzese potrebbe essere l’inizio di una collaborazione con il consorzio. Con Lamperti, Sgarbi ha già lavorato in assessorato alla cultura ai tempi della giunta Moratti e non è da escludere che a Monza si rivedrà ancora.
Rosella Redaelli