Meda, lite in famiglia nella notteFiglio 33enne uccide il padre

Aprile 2009: lite a MedaFiglio 33enne uccide il padre

Meda – Omicidio volontario. E’ questa l’accusa che pende sul capo di Mario Castelli, il giovane di 33 anni che questa notte, intorno alle 2, ha ucciso il padre Sergio, 66 anni, nel loro appartamento della palazzina che si trova in pieno centro a Meda, tra piazza Municipio e via Matteotti. Il delitto è avvenuto, come detto, in piena notte, fra le mura domestiche. I carabinieri, giunti sul posto su segnalazione di uno dei vicini, allarmato per le grida che provenivano dai locali accanto, si sono trovati di fronte una scena raccapricciante.

La dinamica – Secondo le prime ricostruzioni degli uomini dell’Arma, il ragazzo, fisico aitante, 1.80 di altezza, impiegato in un centro della grande distribuzione di Giussano, avrebbe aggredito il padre con una tale ferocia da fracassargli completamente la parte destra della faccia. Ancora da accertare se questo sia stato causato da una serie di pugni, dall’utilizzo di un oggetto contundente, oppure dal fatto che il ragazzo abbia preso la testa del genitore e l’abbia spinta più volte contro uno spigolo di un muro. Le urla di Sergio Castelli, vedovo e operaio in pensione, hanno destato un vicino di casa che ha provveduto immediatamente a contattare i carabinieri.

I soccorsi
– Sul posto si sono subito precipitati le forze dell’ordine insieme ai vigili del fuoco. Saliti al piano dove si trova l’appartamento della famiglia Castelli, i soccorritori hanno provato a citofonare all’interno, senza ottenere risposta. Anche i tentativi di contattare telefonicamente i Castelli sono andati a vuoto. Solo una telefonata ha ricevuto, come risposta, il sollevamento del ricevitore all’interno della casa, senza però che arrivasse alcun tipo di risposta. Dopo diversi minuti e tentativi, la porta blindata ha finalmente ceduto, permettendo ai carabinieri di entrare all’interno della casa.

La scena del crimine
– In sala da pranzo, dov’è avvenuto materialmente l’omicidio, il sangue era ovunque. Il corpo dell’anziano era stato rimosso dal figlio e adagiato all’interno della vasca da bagno, dov’è stato poi ritrovato. Lo stereo diffondeva, ad alto volume, musica classica. Mario Castelli era seduto tranquillamente nell’appartamento. Alla vista dei militari non ha proferito alcuna parola. Sia lui, sia il padre erano vestiti in maniera normale, nessuno dei due era in pigiama.

L’arresto – Il giovane è stato subito arrestato. Il padre, invece, è stato trasportato all’ospedale di Desio, dove si trova ancora oggi in attesa che il magistrato disponga l’autopsia, prevista per domani. Ignote le cause dell’aggressione. Mario Castelli soffriva da tempo di disturbi psichici, tanto che aveva subito, negli ultimi tempi, alcuni tso, l’ultimo lo scorso novembre.