Macherio, piromane in manetteL’ultima bravata: Opel bruciata

Le fiamme appiccate martedì sera a una Opel Astra sono solo l'ultimo episodio di una serie di incendi registrati da novembre ad oggi, in tutta la zona di Bareggia a Macherio. Stavolta il responsabile è finito in manette.
Monza, tagliato il bus navettaStazione-carcere per pochi intimi

Macherio – Le fiamme appiccate martedì sera ad una vettura Opel Astra parcheggiata in via Parini, sono solo l’ultimo episodio di una serie di incendi che da novembre ad oggi, si sono verificati nell’area circostante e limitrofa di via Parini, interessando tutta la zona di Bareggia.

I carabinieri della stazione di Biassono hanno tratto in arresto R.P, classe 1968, italiano, nullafacente, residente a Macherio in via Parini, per l’incendio doloso e danneggiamento dell’autovettura. Martedì 28 febbraio, intorno alle 22.15, R.P, dopo aver appiccato il fuoco alla macchina, è stato notato da alcuni ragazzi mentre si allontanava in sella alla sua bicicletta. La collaborazione e il senso civico dei giovani macheriesi, hanno permesso di attivare subito le indagini.

I carabinieri, sotto la guida del comandante Luigi Martello, si sono messi sulle tracce dell’uomo, grazie alla descrizione fornita dai ragazzi. Intorno alle 6 circa di mercoledì, i militari hanno fatto irruzione nella sua abitazione di via Parini. Durante la perquisizione sono state trovate tracce pertinenti al reato: un contenitore di plastica con residui di liquido infiammabile e l’abbigliamento indossato dall’uomo durante la fuga.

Condotto negli uffici della Stazione di Biassono, il 43enne, compresa la gravità della sua situazione, ha deciso di collaborare con i militari indicandogli il luogo (un fondo agricolo), dove aveva nascosto la bicicletta utilizzata per il malfatto. L’uomo ha fornito ai militari alcuni particolari, ammettendo di aver appiccato fuoco su circa cinque veicoli finora accertati, e in alcuni depositi di materiale edile, in fondi agricoli e baracche sempre a Bareggia.

Recentemente si sono verificati numerosi episodi di questo tipo, che hanno creato apprensione e panico tra la popolazione. Solo due settimane fa, in via Bosco del Ratto, l’uomo ha dato fuoco ad una Fiat Panda di colore blu. Il 43enne non ha saputo dare ai militari la motivazione del suo gesto, anche perché colpiva persone con le quali non aveva avuto alcun contrasto, ma solo allo scopo di aumentare l’adrenalina. L’uomo è stato tradotto in carcere nella casa circondariale di Monza, in attesa di essere interrogato dal Gip per la convalida dell’arresto.
Erica Sironi