Lombardia, l’alleanza dei cuochi:l’ultima idea di Matteo Scibilia

Ornago – Dici cucina e dici Piemonte, Toscana, Romagna, Sicilia. Oppure Roma, Napoli, Langhe e norcini d’Umbria, viticoltori dell’Alto Adige e del Triveneto, dici Alpi e alpeggi, e poi Puglia e Calabria. Ma quando ti viene in mente la Lombardia? Eppure, sepolta sotto un chilo di fabbrichette, la tradizione gastronomica lombarda è stata in grado di tramandarsi, come un affido generazionale, di nonno in nipote, tra appassionati e cultori.

A quella falange di ostinati e professionisti si rivolge “I cuochi di Lombardia”, il consorzio cooperativa lanciato da Matteo Scibilia – ristoratore dell’Osteria della Buona condotta di Ornago – che ha fondato insieme a una schiera di colleghi una nuova realtà dedicata alla salvaguardia e alla promozione della cucina regionale. “Il consorzio nasce per dare un’identità a un territorio ricco di storia artistica e culturale – dicono – ma non di meno per la storia enogastronomica. Già gli antichi romani e poi pian piano i celti, i longobardi, gli austriaci, i francesi, gli spagnoli e forse chissà chi altro ha attraversato, conquistato e trasformato questa terra, ognuno lasciando un pezzo della propria identità”.

E quell’identità i soci vogliono recuperare e rimettere in tavola, ristabilendo un diritto di carta che suona riconquista e che vuole “ridare splendore alla gastronomia di questa terra, dalla Brianza al Mantovano, dal Lodigiano alla Franciacorta, dalle colline Bergamasche alla Valtellina, le sponde del lago di Iseo e di Como, la nuova provincia di Monza, la Brianza Lecchese e Comasca, quel territorio che già Stendhal ammirava dalle colline di Montevecchia”.

Insistendo magari sul settore più orfano che Brianza e Lombardia offrono, quello della formazione, ma anche nella comunicazione e nella salvaguardia della tradizione lombarda, nel “rapporto con le istituzioni locali, le Province e la Regione”, la stessa che questa settimana, per esempio, ha riconosciuto alla patata bianca di Oreno lo status di prodotto agroalimentare tipico.

Né ruolo sindacale né complicità politiche: questo il carattere del consorzio, che recluta alla presidenza lo stesso Scibilia e conta su un comitato fondatore che annovera anche Roberto Andreoni (Via del Borgo di Concorezzo), Sergio Mauri (La Rimessa di Mariano Comense), Piero Milo (Nesis di Cesano maderno, nonché responsabile dell’Ais Monza Brianza), Gilberto Farina (La Piana di Carate Brianza), Giorgio Brambilla (La Fata verde di Agrate) e Franco Radici (La Sprelunga di Seveso).
Massimiliano Rossin