Lissone, ”Pd al futuro” anticipaMicaela Marmugi per la segreteria

Le donne del gruppo "Pd al futuro" hanno presentato la candidata alla segreteria del Pd di Lissone per l'assemblea del 13 ottobre: è Micaela Marmugi, 35 anni, due figli e un marito simpatizzante per la Lega nord.
Lissone, ”Pd al futuro” anticipaMicaela Marmugi per la segreteria

Lissone – Cornice non istituzionale: il bar Saykebuono di via Manara a Lissone (che del resto è già centro di aggregazione di diverse iniziative). Atmosfera tra lo scanzonato e il familiare: seduti attorno a un tavolo degustando caffè e biscottini. Abbigliamento informale delle protagoniste: tranne la cravatta indossata per dare un tono di serietà. Loro sono le donne del gruppo “Pd al futuro” e venerdì hanno presentato il loro candidato a segretario cittadino del Pd.
La poltrona è vacante da qualche mese, dato che Elio Talarico è diventato vicesindaco e assessore nella nuova amministrazione lissonese. L’assemblea degli iscritti al partito si terrà il 13 ottobre.

«Ma – dice Monica Borgonovo – da donne concrete e previdenti abbiamo pensato di precedere tutti e aprire le danze». Così hanno presentato la persona che ritengono meglio le rappresenterà nei prossimi cinque anni: Micaela Marmugi, nata a Firenze nel 1977. Le amiche la definiscono aperta a molte problematiche, sensibile alle necessità dei cittadini più fragili, disponibile e impegnata sia politicamente che socialmente.
«Non voglio porre la questione in uomini contro donne – dice Marmugi – e nemmeno giovani contro vecchi. Secondo me l’esperienza non si misura dagli anni, ma dalla voglia di fare, dall’impegno concreto, pur non ritenendosi indispensabili e sapendo valorizzare le risorse di tutti. Non sono lissonese doc, ma abito molto la città e la sento mia grazie a tante persone che sono riuscite a coinvolgermi»

La candidata segretario ha due bambini e un marito che simpatizza per la Lega Nord «Ai nostri figli insegniamo la pluralità – dice – Le divergenze politiche nella mia famiglia si vivono nel pieno rispetto reciproco. Fosse così anche in Italia».
cristiana mariani