Limbiate ombelico del mondo per tre giorni con la quinta edizione della Festa dei Popoli, frutto di un’interessante alchimia tra le cinque parrocchie della città, associazioni e Comune. Pensando alla pace tra i popoli. Sarà proprio la ricchezza della diversità a colorare le strade di giochi, danze, mostre, mercato equo-solidale, musica e piatti etnici con “La festa dei popoli” che coinvolge tutte le comunità presenti sul territorio. Si parte oggi, venerdì 6 settembre, alle 21, nell’antica chiesa di san Giorgio in piazza Solari con “Il rosso e la sue sfumature”, spettacolo di parole, danze, musica e sfilata di abiti etnici ma entrerà nel vivo nel fine settimana. Sabato, alle 14, all’oratorio san Giorgio ci sarà il fischio d’inizio del torneo di calcio “Limbiate people league”, mentre alle 17, sempre all’antica chiesa di piazza Solari, verrà inaugurata la mostra fotografica “L’artigianato” e l’esposizione di arte contemporanea “Un abbraccio della terra”. Alle 21, nel parco di villa Mella concerto de “Los Chitarrones” che in 80 minuti faranno il giro del mondo. Domenica 8 in centro spazio al mercato etnico e agli stand delle associazioni di volontariato, mentre alle 9 da villa Mella partirà la corsa campestre “Marcia a colori”. Multietnici anche i sapori. Alle 12,45, all’oratorio san Giorgio, si potranno assaggiare i piatti tipici di Senegal, Marocco, Egitto, Pakistan, India, Ecuador e Tunisia. Ed è questo pranzo a rappresentare davvero il senso di condivisione di questa giornata. Nel pomeriggio il parco di villa Mella ospiterà la degustazione di thè marocchino, l’accampamento medioevale “Popoli in storia” e le danze senegalesi. La festa chiuderà alle 18 con il corteo “In cammino per la pace”, a cui prenderanno parte le comunità straniere vestite in abiti tradizionali.
Limbiate in festa e i colori della pace
Festa dei Popoli per tre giorni a Limbiate con giochi, danze, mostre, mercato equo-solidale, musica e piatti etnici. La festa chiuderà domenica con il corteo “In cammino per la pace”, a cui prenderanno parte le comunità straniere vestite in abiti tradizionali.
