Lentate, razzia di rame al cimiteroPortati via 80 metri di grondaie

Lentate sul Seveso – Quando i ladri non hanno rispetto nemmeno per i defunti. Clamoroso furto quello messo a segno nella notte tra gli scorsi giovedì 23 e venerdì 24 settembre al cimitero centrale di Lentate in viale Italia, quando ignoti sono scappati con ottanta metri di rame strappati dalle cappelle centrali. Approfittando del buio e di una zona praticamente deserta (il camposanto è circondato da campi e da aziende logicamente chiuse di notte) la banda ha scavalcato il muro di cinta ed è andata dritta all’obiettivo, il corpo centrale che divide a metà il cimitero, dove si trovano la maggior parte delle cappelle di famiglia.

Testa alzata verso l’alto, i furfanti hanno iniziato a studiare come staccare il canale di scolo lungo sessanta metri, trovando la soluzione nella scala con le rotelle al servizio dei colombari. Trasportata senza troppi problemi sul luogo del colpo, sono saliti sul tetto e qui con foga hanno iniziato a staccare pezzo per pezzo la grondaia, arrivando addirittura a rimuovere le tegole del tetto, ma insoddisfatti si sono spinti oltre, strappando anche i pluviali per un totale di ottanta metri di rame. Nessuno ha visto nulla, ma è probabile che la banda fosse composta da almeno tre elementi, due al lavoro all’interno del cimitero e un terzo all’esterno seduto al volante di un furgone, pronto a scappare al momento giusto.

Il valore commerciale del colpo? Ammonta a circa ventimila euro, anche se il sistema di scolo delle cappelle centrali era stato sostituito quindici anni fa, ma il rame non ha “scadenza” e il suo valore, soprattutto negli ultimi tempi, è salito alle stelle in particolare per la catena di furti che alimentano il mercato nero di quello che è stato ribattezzato l’“oro rosso”. Il comune ora deve valutare il da farsi, in particolare l’ufficio tecnico che ha effettuato il sopralluogo nella mattinata di ieri. Sarà difficile che si riacquistino gli ottanta metri in rame rubati, farebbero nuovamente troppa gola, è più plausibile che si ripieghi sul lamierino, più economico ma ugualmente funzionale all’uso.

Ad accorgersi del furto di giovedì notte sono stati gli avventori del cimitero, che nella mattinata di venerdì hanno notato il caos attorno alle cappelle: tegole per terra, scale spostate e soprattutto grondaie sparite. «Mi sono recato personalmente al cimitero per capire quanto fosse accaduto – commenta amareggiato il vicesindaco e assessore al bilancio Carlo Del Pero – lo scenario è desolante, ma purtroppo nessuno la notte del colpo ha visto nulla».