Lentate sul Seveso – Un’estate trascorsa con i ladri in giardino, nella maggior parte dei casi fortunatamente messi in fuga, ma non intorno alle 18 dello scorso martedì 11 gennaio, quando ignoti sono riusciti a salire in casa e a fuggire con capi d’abbigliamento griffati. É l’incubo che vive dal marzo 2010 una famiglia residente nel quartiere di via Padova a Camnago, zona piattaforma ecologica, che punta il dito in particolare contro il sottopasso viabilistico, aperto sotto i binari della ferrovia dall’ottobre 2009 come alternativa al passaggio a livello di via XXIV Maggio.
«Per favore non scriva il nostro nome – dice la padrona di casa –: siamo esasperati. Prima che aprisse quel maledetto sottopasso, era una zona tranquilla, insomma sono nata e cresciuta qui, addirittura tenevo le porte aperte, ora siamo barricati sin dalla sera con tanto di telecamere e intendiamo potenziarle. A mio parere col passaggio sotto i binari si è creata un’ulteriore via di fuga, in passato il transito dei veicoli era di gran lunga inferiore». La catena di furti o tentati è iniziata nel marzo 2010: «Quando i ladri mi sono entrati in casa e hanno rubato tutto, da quel momento è stata un’escalation culminata in estate, quando spesso e volentieri i vicini mi chiamavano e dicevano: «Affacciati alla finestra, hai degli sconosciuti in giardino».
Martedì purtroppo i “soliti ignoti” non si sono fermati a una passeggiata nel verde, sono saliti nell’abitazione di un parente della famiglia e nonostante sia scattato il sistema d’allarme, hanno continuato a scardinare con un piede di porco la porta d’ingresso, sono poi andati dritti in camera e hanno svuotato gli armadi: maglioni, pantaloni, cinture tutti rigorosamente alla moda e di marca. «Le mie figlie sono salite richiamate dalla sirena – prosegue la donna – ma i ladri erano già entrati e usciti, non ci è rimasto far altro che sporgere denuncia».
Ma la vita in via Padova è diventata davvero così impossibile per l’apertura del sottopas- so? «A mio parere il problema ladri c’è sempre stato – dice la sua Annunziato Lugarà, portavoce cittadini di via Padova – anche se quest’estate è stata una vera e propria battaglia. Praticamente i furfanti sono entrati in tutte le case di via Emilia e la gente ha rischiato d’incrociarli. C’è stato chi, tornato a casa, si è ritrovato gli attrezzi da scasso sull’uscio, chi invece ha iniziato a urlare a squarciagola, quando si è trovato nel giardino degli sconosciuti, che poi hanno pensato bene di scappare a gambe levate scavalcando la recinzione come gatti».
Cristina Marzorati