Lazzate e Misinto «litigano»e l’asilo nido non riapre più

Lazzate-Misinto – L’asilo nido di via Misentasca non riaprirà. Per tutta l’estate le amministrazioni comunali di Misinto e Lazzate hanno “litigato” sulla questione e ora, scaduta la convenzione che legava le due municipalità delle Groane con un’azienda locale per la gestione della struttura, mercoledì primo settembre l’asilo ha cessato, o meglio non ha ricominciato, la propria attività. Dopo il cauto ottimismo di luglio, in cui entrambi i Comuni sembravano impegnati all’unisono alla ricerca di una soluzione, si è passati al pessimismo più cupo, tramutato alla chiusura del servizio di questi giorni. E così, visto che Rovellasca si era già ritirata in tempi non sospetti, una ventina di famiglie tra Lazzate, 13 bambini, e Misinto, 10, si sono ritrovate quasi all’improvviso senza una struttura pubblica di accoglienza fra i confini dei due paesi. “Fondamentale sarebbe stato trovare un accordo fra le due amministrazioni –commenta Fabrizio Sala, vicesindaco di Misinto- ma forse Lazzate non era intenzionato sin dal principio a continuare con l’asilo a queste condizioni. Ora ci stiamo muovendo in modo che le famiglie di Misinto non siano troppo penalizzate da questa chiusura, trovando sistemazioni adeguate nelle vicinanze ed approvando una delibera di giunta, all’ordine del giorno nella riunione di lunedì, che ci consenta provvedimenti urgenti”. Ovviamente di parere opposto l’assessore ai Servizi Sociali di Lazzate Giuseppe Zani: “Da Misinto arrivano solo chiacchiere per sviare le reali colpe. Noi abbiamo i documenti che testimoniano il mancato rispetto degli accordi da parte del comune. Ora passeremo in consiglio comunale una manovra di assistenza alle famiglie coinvolte”. Situazione difficile anche per una decina di dipendenti non riconfermati dall’azienda, alcuni hanno già trovato sistemazione, mentre altri potrebbero organizzare un asilo famiglia proprio a Lazzate.
d.m.