L’ambulanza sbaglia la stradaPensionato svenuto rischia la vita

L'ambulanza sbaglia strada e arriva dopo 25 minuti, un pensionato 74enne in crisi ipoglicemica rischia la vita. L'ambulanza allertata per arrivare in via Agnesi a Bovisio Masciago è andata in realtà nella stessa via a Varedo.
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Bovisio Masciago – L’ambulanza sbaglia strada e arriva dopo 25 minuti. Momenti di panico, domenica, al bar ricevitoria Rizzo di via Agnesi a Bovisio Masciago. Un pensionato di 74 anni ha avuto una crisi ipoglicemica legata al suo stato di salute. Avvertito il 118, che ha immediatamente inviato sul posto un mezzo di «Seregno Soccorso» che purtroppo invece di raggiungere via Agnesi a Bovisio si è recato nella via omonima di Varedo che, per ironia della sorte, non è molto lontana dall’altra.

Erano circa le 10 quando il pensionato si è recato al bar come ogni mattina. Improvvisamente ha iniziato ad accusare un malore e in breve ha perso i sensi: «Purtroppo soffro di diabete e mi erano state prescritte tre iniezioni di insulina al giorno – spiega l’anziano – recentemente mi è stata cambiata la dieta ma si sono dimenticati di dirmi che dovevo anche diminuire i dosaggi di insulina (l’insulina assorbe gli zuccheri, nda). L’altra mattina, dopo aver fatto colazione, ho misurato i valori ed erano nella norma. Arrivato al bar ho avuto un calo improvviso di glicemia. Ho perso i sensi e non ricordo più niente, mi sono ripreso poi in ospedale a Desio dove sono rimasto l’intera giornata per accertamenti».

Lo svenimento ha messo subito in allarme i responsabili del bar. Rosario Rizzo, figlio del titolare della ricevitoria, ha chiamato immediatamente i soccorsi sanitari. Sul posto è giunta in tempi piuttosto brevi l’automedica da Garbagnate mentre l’ambulanza ha girato a vuoto per un po’ prima di arrivare a destinazione.
«Sentivamo l’ambulanza girare a sirene spiegate – racconta Rizzo – io ero al telefono con la centrale del 118 e cercavo di dare indicazioni precise su quale strada dovevano prendere per arrivare fino al bar. Mentre ero al telefono mi sono reso conto che l’ambulanza era finita a Varedo, mi è sembrato di aver sentito anche che i ragazzi dell’ambulanza si lamentavano di non avere neppure il navigatore». Alla fine l’intervento è andato a buon fine e il pensionato se l’è cavata e non ha intenzione di muovere nessuna azione nei confronti dei soccorritori.

Da «Seregno Soccorso» preferiscono non commentare l’accaduto, anche se confermano i tempi dell’intervento. Amareggiati e dispiaciuti non si nascondono dietro a nessuna facile attenuante e ufficiosamente, al telefono, il portavoce dell’associazione si lascia sfuggire: «È una cosa che non deve mai accadere neppure una volta su diecimila interventi andati a buon fine».
Ivan Bavuso