La Nuova Panem di MuggiòAvanti tra continuità o fallimento

Il futuro dei 120 lavoratori della Nuova Panem di Muggiò è nelle mani del giudice che si è riservato di decidere al termine dell'udienza per la procedura di concordato preventivo. Presidio fuori dal tribunale, l'ipotesi di un possibile compratore.
La Nuova Panem di MuggiòAvanti tra continuità o fallimento

Muggiò – Il futuro dei 120 lavoratori della Nuova Panem nelle mani del giudice. Dopo il presidio davanti al Tribunale di Monza nel pomeriggio del 23 ottobre, le attese sono tutte riposte nelle decisioni del magistrato che ha convocato il gruppo Novelli, la società che ha rilevato la Nuova Panem dalla Panem Italia spa grazie a un affitto di ramo di azienda. La Nuova Panem si trova in concordato preventivo. Una misura che, dall’inizio d’ottobre, hanno chiesto pure le aziende che fanno parte dello stesso gruppo alimentare umbro. Il gruppo di Terni, all’appuntamento monzese, si è fatto rappresentare da un legale. Quest’ultimo ha presentato un documento. «In questa memoria – spiegano Matteo Casiraghi, Gian Enrico Longoni e Paolo Castiglioni, esponenti, rispettivamente, di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Brianza – il gruppo Novelli ha spiegato come sia possibile proseguire nell’attività produttiva. Il commissario giudiziale, invece, ha espresso un’opinione ben diversa. Il giudice, ora, si riserva di vagliare le due ipotesi: o verrà rinnovata la fiducia al gruppo Novelli o ci si incamminerà verso la strada del fallimento. Nello stesso tempo, bisognerà verificare se vi siano eventuali compratori». Una possibilità che, ovviamente, concederebbe nuove opportunità al sito produttivo brianzolo e ai suoi 120 addetti.
Sergio Gianni