La Lega Nord contro la vivisezioneAppello a Formigoni: fermiamola

Un impegno a Regione Lombardia di limitare la vivisezione e l'utilizzo delle cavie animali nei laboratori. Lo hanno chiesto giovedì, con una risoluzione, i consiglieri leghisti Davide Boni e Massimiliano Romeo alla giunta regionale guidata da Roberto Formigoni.
La Lega Nord contro la vivisezioneAppello a Formigoni: fermiamola

Monza – Anche la Lega Nord prende posizione sull’argomento vivisezione e maltrattamento degli animali. I consiglieri Davide Boni e Massimiliano Romeo hanno espresso il loro impegno attraverso una risoluzione approvata in una commissione regionale. Con questo documento si chiede alla regione Lombardia di sostenere i lavori parlamentari, inerenti all’articolo 14 della legge comunitaria, per ridurre l’utilizzo degli animali nelle sperimentazioni scientifiche in tutta Italia. Con il testo i due consiglieri leghisti richiedono a, Regione Lombardia, di impegnarsi a trovare e favorire metodi alternativi per la ricerca. La risoluzione in commissione, al suo interno, mette in evidenza che la sperimentazione con l’utilizzo di animali non garantisce sempre risultati attendibili.

“Inoltre il consiglio regionale – si legge nel documento – impegna la giunta ad esprimere, nelle sedi opportune, il sostegno di Regione Lombardia ai contenuti dell’articolo 14 della legge comunitaria 2011 in discussione in Parlamento”. E si richiede l’impegno a incentivare e a prendere adeguate misure per favorire l’eliminazione delle procedure di sperimentazione e ricerca sugli animali. Questa posizione è stata presa in conseguenza a casi di cronaca che hanno coinvolto alcune realtà presenti in Lombardia.

Due esempi su tutti: Green Hill e la vicenda macachi alla Haran di Correzzana. Per quest’ultima è intervenuta l’Aidaa, associazione per la difesa degli animali, che ha presentato un esposto al Cites del corpo forestale per avere informazioni sulle condizioni degli animali al momento del loro arrivo nello stabulario di via Fermi. In aggiunta l’Aidaa ha richiesto, nel caso in cui vengano confermati i maltrattamenti, che gli animali vengano sequestrati dagli organi competenti. Inoltre è stata avanzata la proposta di un referendum contro l’emendamento della parlamentare Brambilla. Questo perché risulta essere inutile poiché nell’articolo 16 della legge comunitaria sulla vivisezione si vieterebbero allevamenti di animali ad eccezione di quelli che effettuano ricerche finalizzate alla salute dell’uomo. In sintesi il rischio è solo di multe salate per gli allevamenti e niente di più. In aggiunta all’Aidaa è arrivata anche l’associazione Frecci45, la cui presidentessa Susanna Chiesa, sta aspettando una risposta dalla Procura di Monza, a cui ha inviato un esposto sul caso macachi, che ancora non si è pronunciata sulla questione.