La Cooperativa asparagicoltori:«Ora è tempo di fare il consorzio»

Mezzago – Se l’unione fa la forza, nel futuro dell’asparago rosa – o almeno in quello sperato da chi in questi anni ha lavorato per la sua riscoperta, dopo la nascita della cooperativa e l’istituzione del marchio Denominazione di origine comunale – c’è un consorzio. Che significa riunire tutte le forze produttive locali per fare un altro passo in là, rispetto al percorso avviato nel 2000. Lo spiega il presidente della Cooperativa agricola asparagicolori Mezzago, Giovanni Vitali.

«Guardando indietro, all’esperienza degli ultimi dieci anni – commenta – il giudizio non può che essere positivo. I risultati sono stati più che soddisfacenti e nemmeno noi avremmo sperato di ottenere tanto in così poco tempo. Anche tenendo conto del fatto che la cooperativa funziona grazie al lavoro dei volontari e che finora i finanziamenti ricevuti sono andati tutti alla promozione non alla produzione. Evidentemente quella dell’asparago era ancora una tradizione forte, che non è mai andata persa, non è mai mancato il legame con il passato di questo prodotto, per questo l’interesse attorno al progetto è stato tanto alto».

Pensando al domani, l’obiettivo è chiaro. «Creare un punto di raccolta e collegamento tra tutti i produttori di Mezzago (oltre alla cooperativa, altre tre aziende agricole, ndr) – spiega Vitali – per raggrupparle, insomma trasformarci in un consorzio». Negli ultimi dieci anni, un segnale positivo è arrivato anche dalla nascita e dalla crescita di altre aziende specializzate nell’asparago rosa. «Due realtà giovani e gestite da giovani – continua il presidente della Caam di via Vitelunga – e in questi giorni abbiamo saputo che si stanno anche acquisendo nuove superfici, coinvolgendo un’altra azienda agricola. Sono risultati quasi insperati: è vero c’è la forza della tradizione familiare, ma rimane pur sempre un’impresa faticosa. Speriamo che tutto questo possa avere un seguito, nei prossimi anni».
Letizia Rossi