Il cancellino del governo MontiSparisce la metà delle Province

Il decreto sulla spending review approvato dal Consiglio dei Ministri interviene anche sulle Province, prevedendone la riduzione e l'accorpamento, con l'obiettivo di dimezzare il numero attuale. La riduzione avverrà sulla base di due criteri.
Il cancellino del governo MontiSparisce la metà delle Province

Monza – Il decreto sulla spending review approvato dal Consiglio dei Ministri interviene anche sulle Province, prevedendone la riduzione e l’accorpamento, con l’obiettivo di dimezzare il numero attuale. La riduzione avverrà sulla base di due criteri: il primo è la dimensione territoriale, il secondo è la popolazione.

La definizione esatta dei parametri per la dimensione territoriale e la popolazione sarà completata entro 10 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, con apposito provvedimento del Consiglio dei Ministri. “All’accorpamento e riduzione si giunge attraverso una procedura che vede il ruolo attivo degli Enti territoriali – spiega Palazzo Chigi nel comunicato sul decreto -. Il Governo trasmette al Consiglio delle autonomie locali, istituito in ogni regione, la propria deliberazione con i criteri. Successivamente, ogni Consiglio approva il piano di riduzione entro 40 giorni. Entro la fine dell’anno sarà completato il piano di accorpamenti. I Comuni capoluogo di Regione sono esclusi dagli interventi di accorpamento e riduzione. Le province che restano in vità avranno le seguenti competenze: ambiente (soprattutto per il settore discariche); trasporti e viabilità (anche per quanto attiene la costruzione, la classificazione e la gestione delle strade).

In attuazione del decreto ‘Salva Italia, vengono devolute ai Comuni tutte le altre competenze che finora lo Stato aveva attribuito alle province. Entro il 1° gennaio 2014 vengono istituite le Città metropolitane, dieci in tutto: Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria. Contestualmente, verranno soppresse le relative province.