I dipendenti occupano l’AlceaA Burago operai nella fabbrica

I lavoratori hanno rotto gli indugi e sono entrati in fabbrica. Nella loro fabbrica. Decine di persone hanno deciso di prendere possesso, almeno per qualche giorno, di quello che era solo un posto di lavoro.Era, perché l'azienda ha decisio di lasciare a casa 78 dipendenti.
Alcea occupata a Burago Molgora immagine

Burago Molgora – I lavoratori hanno rotto gli indugi e sono entrati in fabbrica. Nella loro fabbrica. A quasi due anni dalla spettacolare occupazione della Wagner Colora, anche in un’altra azienda di vernici di Burago Molgora, decine di persone hanno deciso di prendere possesso, almeno per qualche giorno, di quello che era solo un posto di lavoro. Ovvero degli stabilimenti della Alcea industries. Fino a poco tempo fa, nel sito che sorge nei pressi di via Santa Maria Molgora, c’era lavoro per 78 dipendenti. Ma tra qualche giorno non ci sarà più nulla per nessuno.

L’intenzione di Carlo Parodi, il patron dell’Alcea, è chiara: «Non ci sono soldi, non possiamo pagare i fornitori e non possiamo pagare gli stipendi». Così la scorsa settimana era arrivata la notizia che il sito di Burago è da chiudere. Sito che al suo interno tiene anche i lavoratori della Wip, una controllata dell’Alcea. «Da qualche giorno abbiamo deciso di occupare – hanno fatto sapere i lavoratori che in queste ore sono all’interno degli stabilimenti – Parodi non ha intenzione di aprire la procedura di cassa integrazione: direttamente la mobilità. Come ha detto pure che non potrà pagarci il trattamento di fine rapporto e gli stipendi di febbraio». E hanno aggiunto: «Protestiamo anche perché per la nostra società c’è lavoro, ci sono le commesse. Ma la mancanza di liquidità, da una parte, e i ritardi dei pagamenti, dall’altra, ci hanno portato a questa situazione. Oltre a salvaguardare il posto, vogliamo che tutto ciò che ci spetta ci venga dato».
Lorenzo Merignati