Monza – Sciopero dei benzinai nel primo weekend d’agosto contro i tagli dell’industria petrolifera e il mancato intervento del governo. I sindacati di categoria (Faib, Fegica e Figisc/Anisa) l’hanno indetto da venerdì 3 a domenica 5 agosto con la chiusura di tutti gli impianti di rifornimento carburanti, self service compresi, sia su rete ordinaria che autostradale. E prevedendo tra le iniziative annunciate, dilazionate nel tempo e di “asprezza crescente”, anche la possibilità di “sospensione dei pagamenti del rifornimento carburanti attraverso carte di credito, pago bancomat e carte bancarie” dal 30 luglio al 5 agosto.
Intanto per gli automobilisti sono in arrivo anche rincari sul prezzo della benzina. Dopo gli sconti attuati da alcune compagnie nel weekend, nei giorni lavorativi è attesa una raffica di rincari dei prezzi raccomandati per quasi tutte le compagnie petrolifere (unica eccezione Tamoil, che non a caso sugli sconti self resta alquanto defilata). Non fanno eccezione le no-logo. Nel dettaglio: Eni sale sulla benzina di 1,2 cent euro/litro e sul diesel di 1,3; Esso +1 e +0,5; Q8 +0,5 e +1; TotalErg rispettivamente +0,4 e +1 cent; IP +2 cent solo sul diesel.
Rincari che non potranno non farsi sentire nelle prossime ore sui prezzi praticati del servito. Intanto, i prezzi medi nazionali serviti sono stabili a 1,832 euro/litro per la benzina, in salita a 1,726 per il diesel e in lieve calo a 0,758 per il Gpl.