Hpv, prevenzionenelle scuole

Continua il progetto «Hpv e Vaccino - Comunicare per conoscere, Conoscere per prevenire» rivolto al ragazzi della scuola secondaria superiore, organizzato dal gruppo «Donne per la Donna» in collaborazione con l'Azienda ospedaliera di Treviglio.
Hpv, prevenzionenelle scuole

Continua il progetto «Hpv e Vaccino – Comunicare per conoscere, Conoscere per prevenire» rivolto al ragazzi della scuola secondaria superiore, organizzato dal gruppo «Donne per la Donna» in collaborazione con l’Azienda ospedaliera di Treviglio.

Il gruppo – composto dalla dottoressa Daniela Corti, dal teccnico Tslb Diana Simoncelli, dalla dottoressa Patrizia Morganti , dall’ostetrica Maddalena Carne e da Patrizia Vertova – ha già incontrato giovedì 14 marzo gli allievi del Liceo Scientifico e Linguistico Galileo Galilei di Caravaggio e mercoledì 20 marzo quelli dell’Itc Guglielmo Oberdan di Treviglio.

Il progetto, avviato nel 2011 e proseguito nel 2012 e 2013, si pone come obiettivo quello di fornire un percorso di educazione sanitaria rivolto ai ragazzi della Scuola Secondaria Superiore per favorire la promozione di:
•    una corretta informazione medico-scientifica sull’HPV;
•    una conoscenza della prevenzione primaria (vaccino e stili di vita) e prevenzione secondaria (Pap test e test HPV).

Il Papilloma Virus Umano (HPV) è un virus molto diffuso: ne esistono oltre 100 genotipi, alcuni di essi possono provocare condilomi sia nel sesso maschile che femminile, altri provocano lesioni più importanti che, se non diagnosticate, possono provocare tumori al collo dell’utero, al pene, al cavo orale, all’ano ect. L’infezione da HPV è la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale. Il rischio di contrarre l’infezione comincia con il primo contatto sessuale.

La fascia di età (ragazze/ragazzi di 16-18 anni) a cui è rivolto il progetto rappresenta un target difficile da raggiungere, in quanto costituito da soggetti non abitualmente coinvolti in interventi di prevenzione primaria e, quindi, non in condizione di entrare in contatto con i servizi vaccinali operanti nel territorio.

Il metodo utilizzato dal gruppo Donne per la Donna è quello delle lezioni frontali con discussione, efficace strumento di comunicazione che ha consentito di contattare un totale di 1.650 studenti nel corso dei trenta interventi complessivamente effettuati.